Con la cocaina c'era anche il biglietto con i nomi dei clienti: 34enne finisce ai domiciliari

Con la cocaina c'era anche il biglietto con i nomi dei clienti: 34enne finisce ai domiciliari
ANCONA - Nel fine settimana i Poliziotti della Squadra Mobile, Sezione Antidroga, hanno arrestato l’italiano J.G. (calsse 1986), perché trovato in possesso di quasi...

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ANCONA - Nel fine settimana i Poliziotti della Squadra Mobile, Sezione Antidroga, hanno arrestato l’italiano J.G. (calsse 1986), perché trovato in possesso di quasi mezzo etto di cocaina purissima.


Gli agenti dell’Antidroga, venerdì pomeriggio, si erano appostati nei pressi di un’autofficina dorica e, dopo averne sottoposto a perquisizione il titolare, lo hanno trovato in possesso di 5 grammi di cocaina e, quindi, segnalato alla Prefettura come assuntore. 


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Le indagini precedenti e successive al rinvenimento dello stupefacente per uso personale, avevano permesso di accertare che, il fornitore dell’operaio, fosse J.G., residente ad Ancona, già conosciuto dagli investigatori.
I poliziotti della Squadra Mobile, dopo diversi servizi di osservazione ed appostamento, hanno deciso di fare irruzione nell'appartamento di J.G. rinvenendo la cocaina nascosta nella camera da letto matrimoniale del suo appartamento.

Oltre allo stupefacente, che nel mercato avrebbe fruttato circa 4000 euro, gli investigatori dorici hanno rinvenuto anche un bilancino e un foglio manoscritto, contenente, nomi e conti, che gli inquirenti stanno approfondendo.
J.G., all’esito delle precise e concordanti risultanze investigative, è stato arrestato dalla squadra Mobile e, su disposizione della Procura della Repubblica, collocato agli arresti domiciliari in attesa di essere processato il giorno dopo (sabato). Visti i gravi indizi di colpevolezza riscontrati a suo carico, il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, disponeva per il giovane J.G., la custodia cautelare degli arresti domiciliari fino al 5 febbraio, data in cui sarà processato sicuramente con rito alternativo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico