Un clochard dorme nell'androne del palazzo: i condomini gli offrono la colazione

Un clochard dorme nell'androne: i condomini gli offrono la colazione
ANCONA - Trovano un extracomunitario che dorme nell’androne di un condominio e invece di allontanarlo, come spesso succede in altre occasioni, gli offrono qualcosa da...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Trovano un extracomunitario che dorme nell’androne di un condominio e invece di allontanarlo, come spesso succede in altre occasioni, gli offrono qualcosa da mangiare, dopo essersi accertati che stesse bene.

 

È una vera e propria pagina da Libro Cuore quella che arriva da una traversa di via delle Grazie, dove alcuni residenti di uno stabile, ieri alle prime luci dell’alba, si sono ritrovati un ragazzo di circa vent’anni che dormiva nell’androne del portone in cui abitano. Superato l’iniziale imbarazzo, alcuni dei condomini hanno provato a svegliare il giovane con un pizzico di preoccupazione non sapendo che reazione avrebbe potuto avere. Ma dal momento che il ragazzo non dava segni di risposta, gli stessi inquilini hanno allertato il numero unico dell’emergenza territoriale 112. Sul posto, la centrale operativa del 118 ha inviato un mezzo della Croce Gialla oltre all’automedica. Nel trambusto, il ragazzo alla fine si è risvegliato: è apparso fisicamente provato per la vita di strada ma anche per un lungo viaggio appena terminato. Sul posto è intervenuta anche una Volante della Questura dorica. Il ragazzo, poco più che ventenne, si è scoperto essere originario della Tunisia, paese da dove è scappato nei giorni scorsi. Spossato per il viaggio ma anche per il caldo e le notti passate in strada, l’immigrato non è stato trasportato in ospedale ma ha ricevuto una inaspettata solidarietà da parte di alcuni condomini che non hanno esitato a portargli del cibo, allestendo un pranzo improvvisato, quanto è bastato per fargli recuperare le energie. Un gesto fatto con il cuore che alla fine ha dato un minimo di speranza a questo giovane a cui la vita ha messo di fronte delle scelte drammatiche come quella di scappare dal suo paese di origine. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico