ANCONA - Va al cimitero per portare un fiore alla mamma, ma la tomba non c’è più. Anche la lapide in marmo è scomparsa, trova solo un campo arato. Campo...
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«Mia mamma – racconta Anna Maria – poco prima di morire aveva espresso il desiderio di andare sotto terra, cosa che noi abbiamo eseguito pur sapendo che dopo una decina di anni circa la salma sarebbe stata andata incontro all’esumazione». Una scadenza che non è sfuggita in Comune; i servizi cimiteriali hanno messo in pratica quanto stabilito dall’ordinanza numero 16 del 10 marzo 2016 che stabiliva l’esumazione di tutti i deceduti tra il 2001 e il 2004 e sepolti nel campo 1 zona E. L’ordinanza specificava che i familiari dei defunti avrebbero dovuto essere convocati in sede preliminare presso i servizi cimiteriali del Comune di Ancona per comunicare il giorno dell’esumazione del proprio caro e stabilire in caso di d’incompleta mineralizzazione che tipo di soluzione intraprendere. Infatti difronte ad una salma non decomposta i familiari possono scegliere per una nuova inumazione per un periodo di 5 anni o in alternativa optare per una cremazione. Tutto questo non è accaduto per gli eredi della signora Manola Rossi nonostante la figlia AnnaMaria a giugno si sia recata negli uffici cimiteriali.
«Dato che con mio padre anni addietro abbiamo già provato questa esperienza e la salma è stata spostata altrove senza dirci nulla, venuti a sapere di queste esumazioni ci siamo raccomandati di essere avvisati, e abbiamo sottolineato che avremmo voluto essere presenti il giorno in cui sarebbe stata rimossa nostra madre. In quel frangente l’impiegato dopo aver controllato i numeri di telefono ci ha detto che Anconambiente ci avrebbe chiamato con qualche giorno di anticipo rispetto alla data dell’esumazione». Con il trascorrere delle settimane al cimitero di Tavernelle non accade nulla in fatto di esumazioni, tanto che il 16 settembre Anna Maria si reca sulla tomba della madre. «Era il giorno del suo compleanno – prosegue la donna con la voce rotta dall’emozione – la tomba era al suo posto, l’abbiamo pulita e sistemato un bel mazzo di fiori. Una volta al mese vado al cimitero a trovare i miei cari, a volte ogni due settimane». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico