Non c'è posto per le bici, cicloturisti fermano il treno per un'ora: arriva la polizia. La gita diventa un incubo

Le biciclette ferme alla stazione di Vasto
ANCONA - L’escursione in Abruzzo, di per sé, è stata una favola: una pedalata nel verde, un percorso panoramico di 42 km con vista sulla Costa dei Trabocchi....

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ANCONA - L’escursione in Abruzzo, di per sé, è stata una favola: una pedalata nel verde, un percorso panoramico di 42 km con vista sulla Costa dei Trabocchi.

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Ma il ritorno è stato un incubo: non c’era posto per le loro bici sul treno, nonostante l’avessero prenotato, ne è scaturito un battibecco con il capotreno e alla fine il Regionale è rimasto bloccato per un’ora, con tanto di intervento della polizia. 

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Disavventura per un gruppo di cicloturisti anconetani che hanno trascorso la domenica sulla Via Verde, ciclopedonale dagli scorci mozzafiato. In 20 avevano raggiunto in auto Ortona per poi pedalare fino a Vasto. Avevano programmato il rientro ad Ortona in treno, dopo aver acquistato alla stazione ferroviaria di Ancona un biglietto di gruppo con servizio di trasporto bici. Ma al ritorno, alla stazione di Vasto, ecco l’amara sorpresa: il treno prenotato (il Regionale per Pescara delle 16.56) era pieno e gli spazi per le bici (12 al massimo) erano occupati da altri ciclisti.

È scoppiato un acceso battibecco con il capotreno che, anche per le regole anti-Covid, ha impedito ai ciclisti anconetani di salire a bordo perché avrebbero superato il numero consentito. Il treno è rimasto fermo per quasi un’ora alla stazione: è dovuta intervenire anche la polizia per placare la situazione. «Alla fine abbiamo desistito, pur essendo un nostro diritto viaggiare su quel treno», raccontano i ciclisti anconetani. Alcuni componenti della comitiva sono dovuti arrivare in taxi fino a Ortona per riprendere le auto, tornare a Vasto e caricare gli amici e le bici alla volta di casa. 

 

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Corriere Adriatico