Le chiazze di gasolio rovinano Mezzavalle: bloccato chi non aveva la prenotazione

Le chiazze di gasolio rovinano Mezzavalle: bloccati che non aveva la prenotazione
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ANCONA  - Senza tregua. Portonovo e Mezzavalle sempre piene di gente, sin dalle prime ore del mattino. Un’immagine diventata ormai usuale in questa estate dettata dal Covid 19 che ha visto le due baie raggiungere il massimo del gradimento da parte dei vacanzieri da ogni parte d’Itaia. 


Ma una giornata in cui l’acqua di Mezzavalle, famosa per la sua limpidezza, è apparsa segnata da chiazze di petrolio che da un po’ di tempo a questa parte ne minano la qualità, a causa dell’eccesso di barche che crea l’effetto petrolchimico, per nulla gradito ai bagnanti. Una scossa di una giornata di sole e di mare, scandita da alcuni riti. A cominciare da quello spirituale di ogni domenica: la messa sul sagrato della chiesa di Santa Maria, sotto gli alberi e con il canto delle cicale, che ha visto la presenza di un centinaio di fedeli, la gran parte da fuori. Poco prima, attorno alle 8.30, ecco il rito del blocco della strada d’accesso da parte della Municipale, appena i due parcheggi a valle si erano riempiti, concedendo il passaggio solo a chi aveva un posto macchina assicurato negli stabilimenti. 
 
E quindi ecco il rito dell’attesa del bus navetta al parcheggio scambiatore, mentre all’ingresso dello stradello che conduce a Mezzavalle iniziavano a formarsi le file causa registrazione dell’applicazione Ibeach ed iniziava a riempirsi come un uovo il parcheggio Pieri, la vera valvola di sfogo per le tante auto in arrivo sulla provinciale. In basso ecco il rito, tipico di questa stagione caratterizzata dalla prenotazione obbligatoria per le spiagge libere, dei controlli davanti agli accessi degli arenili e lungo i lidi, tra i bagnanti, sia per la regolarità della prenotazione che per evitare assembramenti. Controlli discreti ma anche decisi per chi non era in regola e che è stato costretto a fare marcia indietro quando già vedeva il mare a pochi metri di distanza.


Spiagge da tutto esaurito, sold out che dura oramai da tanti giorni. E poi gli altri riti, oltre che quello della tintarella e del bagno in mare: quello del tuffo dal molo, vietato da un’apposita ordinanza ma completamente dimenticato da parte di tanti ragazzi. E quello della pesca dei canonici 3 chili di moscioli tra gli scogli, diventato ormai un classico degli anconetani, e non solo. Poteva mancare in questa giornata un intervento della Società Nazionale di Salvamento? Assolutamente. Infatti poco dopo le 8 il gommone è partito verso le Due Sorelle dove gli occupanti di 4 sup erano in difficoltà per il vento improvviso. Prontamente raggiunti sono stati poi accompagnati in sicurezza a Portonovo. Non sono mancate le multe per divieto di sosta lungo la Provinciale in questa giornata conclusa con l’aperitivo al tramonto, il gelato in piazzetta o la cena negli chalet e ristoranti che, dopo i timori iniziali, hanno lavorato sempre a pieno regime.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico