ANCONA - "E' tutto un abbaglio, chiarirò ogni cosa". Si è difeso così il manager dei tabacchi arrestato per contrabbando. ...
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Superata l'iniziale sorpresa per l'arrivo dei finanzieri del Gico di Ancona nel suo ufficio di Roma, il direttore generale della Manifattura tabacco Spa, Massimo Tarli, finito agli arresti domiciliari per contrabbando di sigarette, ha abbozzato la sua prima difesa ai militari che gli stavano notificando l'ordinanza del gip di Ancona.
Sul manager dell'azienda di Chiaravalle e altre cinque persone grava l'accusa di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al traffico di 'bionde' made in Chiaravalle. Nell'operazione 'Duty free', diretta dalla procura di Ancona, gli uomini guidati dal colonnello Gianfranco Lucignano, e l'ufficio antifrodi delle Dogane hanno seguito per mesi - tra novembre 2011 e febbraio 2013 - le spedizioni, dal deposito fin nel Nord Europa anche con rilevatori satellitari nascosti: i carichi, formalmente diretti in Paesi extra-Ue (Moldavia e Ucraina), dove non si pagano Iva e accise, venivano scaricati in Polonia e Belgio per la vendita in nero in Europa. Risultato? Evasione d'imposte per 73 milioni di euro con 42 spedizioni per 520 tonnellate di 'bionde'. I militari stanno eseguendo sequestri di denaro e immobili, a indagati e azienda, per 79 milioni di euro: tra gli immobili 'congelati', la sede chiaravallese della società.
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Corriere Adriatico