Ancona, cerca rifugio tra i cassonetti e mangia gli avanzi della spazzatura

Ancona, cerca rifugio tra i cassonetti e mangia gli avanzi della spazzatura
ANCONA - L’ultima frontiera della disperazione si è materializzata la scorsa notte in via Martiri della Resistenza dove un noto professionista della zona ha notato...

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ANCONA - L’ultima frontiera della disperazione si è materializzata la scorsa notte in via Martiri della Resistenza dove un noto professionista della zona ha notato nei pressi dei cassonetti dell’immondizia la sagoma di una persona stesa in terra. Immediata la chiamata alla centrale operativa del 118. Qualche minuto prima delle 2 in via Martiri della Resistenza è cosi arrivato un mezzo della Croce Gialla di Ancona i cui volontari hanno provveduto al trasporto in ospedale di un romeno di circa 40 anni senza fissa dimora. In terra avanzi di cibo, forse recuperati proprio dal contenitore dei rifiuti, oltre ad un cartone utilizzato per ripararsi dal freddo. 


Il romeno portato a Torrette rappresenta l’ultimo caso di persone che non hanno un posto dove andare a dormire. Un plotone di senza fissa dimora che, in un modo o nell’altro, ogni notte è alla ricerca di un posto dove trascorrere qualche ora. Ma non tutti riescono a crearsi una sorta di tana come nel caso di questa persona proveniente dalla Romania, peraltro costretto a camminare con l’aiuto di un ausilio ortopedico. A proposito di rifugi improvvisati, il giovane di origini nigeriane visto dormire sotto le auto al parcheggio di Vallemiano - anche questo finito in ospedale per aver bevuto dell’acqua piovana dalle pozzanghere - avrebbe passato delle notti al bivacco realizzato sopra una impalcatura all’interno di un androne esterno di un condominio in via della Ricostruzione angolo via De Gasperi. Un posto sicuro al riparo dalla pioggia e dal vento fino a che alcuni residenti della zona hanno denunciato questo angolo di degrado al limite delle condizioni igenico sanitarie. Scoperto il bivacco, il nigeriano si è ritrovato in mezzo alla strada, anche se in passato era stato seguito da una delle tante comunità che si prendono a cuore queste situazioni e cercando di offrire soluzioni a chi non sa dove trascorrere la notte. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico