L'AstraZeneca non c'è, ma i nonnini si presentano al centro vaccini: «Garantiamo solo i richiami»

Il centro vaccini del Paolinelli
ANCONA - Nonostante gli avvisi, gli sms, le email e i notiziari che ricordano la sospensione dei lotti di AstraZeneca, diversi anziani anche ieri si sono presentati al Paolinelli...

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ANCONA - Nonostante gli avvisi, gli sms, le email e i notiziari che ricordano la sospensione dei lotti di AstraZeneca, diversi anziani anche ieri si sono presentati al Paolinelli alla Baraccola per il vaccino. Tutti sono stati comprensivi e hanno capito la difficoltà del momento, ma evidentemente c’è un problema di comunicazione tra l’organizzazione e la quota di over80 in lista per la prima iniezione. 

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La campagna di vaccinazione ha subito un brusco stop dopo che l’Aifa ha sospeso a titolo precauzionale i farmaci prodotti dalla compagnia anglo-svedese. Così, anche al Paolinelli per ora si procede solo con i richiami dei vaccini Pfizer al ritmo di 450-480 iniezioni al giorno. L’intera agenda degli appuntamenti dovrà essere rivista. Un grosso guaio che comporterà ritardi sia nella chiusura della prima fase delle vaccinazioni per gli ultraottantenni (era prevista per il 20 aprile), sia per l’organizzazione della profilassi per le altre fasce della popolazione. Tant’è che il Comune ha smesso di cercare nuove location, pur sapendo che, un domani, la tensostruttura del Paolinelli non basterà per la fase più corposa della campagna. Si era ipotizzato, ad esempio, un ritorno al Palaindoor, ma al momento ogni decisione è stata congelata. 


«Ci rammarica che mancano purtroppo i vaccini Pfizer e Moderna e ciò comporta il “rimandare le prime dosi” per coloro che avevano la prenotazione in questi giorni e per coloro resi non idonei per AstraZeneca, ma sono sicura che arriveranno al più presto per continuare a vaccinare tutti il prima possibile» riferisce su Facebook la dottoressa Rosalba Franco, una delle professioniste al servizio del punto vaccini del Paolinelli.

«Sono garantite le seconde dosi del vaccino Pfizer e Moderna per chi ha ricevuto la prima dose - spiega -. Quelle sono intoccabili. Stiamo lavorando tanto, più di quello che potete immaginare. Non ci abbatte la tensione, ma siate con noi come lo siamo per voi». La dottoressa sottolinea che «noi medici al Paolinelli siamo stati sempre accorti nel fare anamnesi corrette, spendendo a persona anche mezz’ora e più, prima di dare l’idoneità, valutando di volta in volta farmaci e patologie di chi avevamo di fronte. Abbiamo sempre spiegato con dovizia le possibili reazioni e come affrontarle, rassicurando, anche tenendo la mano di qualcuno che lo stava ricevendo, accompagnandolo in sala d’attesa con un sorriso e pretendendo un saluto da lontano prima di uscire così da stare sereni. Ad oggi dopo migliaia di somministrazioni presso il nostro punto, nessuna segnalazione di avversità è stata segnalata se non quelle di routine. State tutti bene, questo ci consola. Così è stato e sarà per la cura che avremo di ognuno di voi e per ogni tipologia di vaccino che andremo a somministrare e che ci renderà finalmente più liberi da questo maledetto virus». 

 

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Corriere Adriatico