Ancona, cena choc tra camionisti Sprangate in testa al collega, arrestato

Ancona, cena choc tra camionisti Sprangate in testa al collega, arrestato
ANCONA - ​Finisce con un arresto e un ferito grave la cena improvvisata ieri sera al porto di Ancona da alcuni autotrasportatori bulgari. ...

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ANCONA - ​Finisce con un arresto e un ferito grave la cena improvvisata ieri sera al porto di Ancona da alcuni autotrasportatori bulgari.

Verso le 20, nell’area portuale “Mandracchio”, come ormai consuetudine, quattro autotrasportatori di origine Bulgara hanno imbandito un tavolino da campeggio e ricavata una zona appartata tra gli autotreni hanno messo insieme le provviste per consumare tutti insieme la cena, in attesa dell’imbarco. Improvvisamente si è avvicinato un altro autista, loro connazionale, che con fare sprezzante verso la combriccola ha urlato frasi ingiuriose per poi allontanarsi in una vicina piazzola di sosta. Non riuscendo a comprendere il comportamento del loro collega, uno di loro, il più giovane, 35 anni, si è alzato dalla tavola e ha raggiunto il connazionale chiedendogli spiegazioni.

Di tutta risposta l’uomo è stato aggredito con ripetute percosse alla testa: il giovane ha fatto appena in tempo a trascinarsi verso gli amici e tentando di tamponare con le mani la profonda ferita ha chiesto aiuto. Immediatamente gli altri autotrasportatori hanno contattato il 113 della Questura. Subito le pattuglie della Squadra Volante hanno raggiunto il porto e hanno cercato di raccogliere ogni elemento utile per identificare l’autore dell’aggressione. L’uomo ferito, ancora cosciente, prima di essere affidato alle cure specialistiche del personale del 118, ha raccontato quanto accaduto e ha indicato ai poliziotti il suo aggressore. E' scattata la caccia al malvivente che a bordo del suo autoarticolato si era allontanato dal luogo dell’aggressione. In via Einaudi è stato intercettato e bloccato dalle “Pantere” della Questura.

Identificato, il cittadino bulgaro, 29 anni, di fronte alle richieste degli agenti si è limitato a ripetere, come una sorta di cantilena, che non aveva intenzione di uccidere nessuno e che era disperato perché in un attimo di ira e senza un vero motivo aveva “aperto la testa” ad un suo connazionale.


Nell’abitacolo del autoarticolato i poliziotti hanno trovato una lunga spranga di ferro di 70 cm nella cui sezione terminale c'erano ancora evidenti tracce ematiche. Accompagnato presso gli Uffici della Questura l’uomo, dopo le formalità di rito, è stato arrestato. Al cittadino bulgaro aggredito, ricoverato ni ospedale, è stato riscontrato un trauma cranico, con prognosi iniziale di 40 giorni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico