Auto come frecce e sosta selvaggia Una roulette russa lunga 600 metri

Auto come frecce e sosta selvaggia Una roulette russa lunga 600 metri
ANCONA - La auto sfrecciano come se dovessero sfidarsi in un circuito di Formula uno. Poco importa se l’asfalto sotto le ruote si sta sgretolando giorno dopo giorno. E poco...

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ANCONA - La auto sfrecciano come se dovessero sfidarsi in un circuito di Formula uno. Poco importa se l’asfalto sotto le ruote si sta sgretolando giorno dopo giorno. E poco importa se il codice della strada prevede un limite massimo di 50 chilometri orari. La velocità diventa folle quando tentano di attraversano i pedoni. Passare da un marciapiede all’altro senza rischiare un graffio rasenta l’impossibile. Complice anche lo stato fatiscente delle strisce, cancellate dal tempo e dall’usura della carreggiata.


Ma la situazione può anche peggiorare in alcuni momenti della giornata. Diventa insostenibile poco prima dell’ora di pranzo, quando fiumane di ragazzi appena usciti da scuola attendono l’autobus e, per il poco spazio a cui hanno diritto le pensiline, rischiano di essere travolti dalle auto impazzite. No, non siamo in un autodromo, ma in una delle strade più importanti della città, collegamento tra il centro e le periferie: via Martiri della Resistenza. Un’arteria lunga 600 metri costellata da buche, parcheggi selvaggi, illuminazione carente e strisce pedonali quasi impercettibili. Tutti pericoli che hanno contribuito a creare disagi e, in alcuni casi, incidenti stradali.

L’ultimo si è verificato mercoledì pomeriggio, all’altezza della filiale Adecco, quando una dottoressa è stata falciata da un’auto mentre stava cercando di attraversare la strada. Nel punto in cui è avvenuto l’investimento, per cui la donna è stata ricoverata in condizioni gravi all’ospedale di Torrette, non esistono strisce. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico