Dramma al carcere di Montacuto: detenuto 36enne trovato morto in cella, disposta l'autopsia

Dramma al carcere di Montacuto: detenuto 36enne trovato morto in cella, disposta l'autopsia
ANCONA - Scattata l’ora della colazione, si sono accorti che non era ancora uscito dalla cella. Hanno iniziato a chiamarlo. Niente. Si sono avvicinati al letto, dove era...

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ANCONA - Scattata l’ora della colazione, si sono accorti che non era ancora uscito dalla cella. Hanno iniziato a chiamarlo. Niente. Si sono avvicinati al letto, dove era disteso e hanno scoperto che non respirava più. Sono stati vani tutti i tentativi di salvargli la vita. La tragedia è stata scoperta all’alba di venerdì nel carcere di Montacuto. A perdere la vita è stato un marocchino di 36 anni, dall’inizio del mese detenuto nella casa circondariale anconetana e trasferito da Rimini.

 

L’accertamento

Il decesso è stato ricondotto, da un primo accertamento, a cause naturali. Sul corpo dell’uomo non sono stati riscontrati segni di violenza. Ma la procura ha comunque disposto l’autopsia sulla salma del nordafricano per risalire con certezza al motivo del decesso. 
L’uomo, che doveva scontare una pena definitiva almeno fino al 2028 per reati come i maltrattamenti in famiglia e i danneggiamenti, pare non soffrisse di particolari problemi di salute. Da ex tossicodipendente, stava seguendo però una rigida terapia farmacologia. Sarà l’accertamento autoptico a definire la causa della morte. Che risalirebbe tra le 3 e le 4 della notte di venerdì. Quindi almeno tre ore prima del rinvenimento del corpo senza vita. 
L’allarme è scattato durante l’ora della colazione del suo blocco. Quando è arrivato il suo turno, non si è mosso dal letto. Sia gli altri detenuti che gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno provato a chiamarlo, ma il 36enne era già morto. Sono stati chiamati i soccorsi e provate le manovre rianimatorie. Per il marocchino non c’è stato nulla da fare. La salma è stata condotta all’obitorio dell’ospedale di Torrette dove, come disposto dal pubblico ministero di turno, verrà eseguita l’autopsia. Non ci sarebbero dubbi circa le circostanze naturali della morte del detenuto. 

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Corriere Adriatico