Ancona, la festa della Polizia di Stato sempre in prima linea per la sicurezza

Ancona, la festa della Polizia di Stato sempre in prima linea per la sicurezza
ANCONA - «La pena certa deve diventare un dato giuridico e giudiziario e cessare di essere solo un semplice aforisma». Il...

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ANCONA - «La pena certa deve diventare

un dato giuridico e giudiziario e cessare di essere solo un semplice aforisma».





Il richiamo del questore di Ancona Oreste Capocasa è arrivato durante la cerimonia per il 163/o anniversario della fondazione delle Polizia di Stato. L'esigenza di sicurezza, ha detto, è in cima alle domande dei cittadini e la polizia è in prima linea per garantirla ma servono «strumenti che impediscano ad arrestati, restituiti in massima parte quasi subito alla libertà, di delinquere ancora in attesa del processo che forse tarderà ad arrivare» e una «pena certa».



Intensa è stata l'attività della polizia in provincia tra maggio 2014 e aprile scorso: 46.800 chiamate al 113, 239 arresti, 2.152 denunce; 11.377 permessi di soggiorno rilasciati a migranti, 46 espulsi, 32 accompagnati alla frontiera, 132 rimpatriati con foglio di via. «I numeri - ha osservato Capocasa - sono ancora contenuti, riusciamo a contenerli».



Ma restano «fenomeni come i reati predatori, lo spaccio di droga, la prostituzione che, parzialmente, inficiano il produttivo scorrere della vita cittadina e le numerose filiere economiche». Tra le attività più impegnative, la garanzia dell'ordine pubblico nelle manifestazioni, i controlli in parchi pubblici, lungomare e parcheggi per «restituire la città ai cittadini» e il monitoraggio del territorio per contenere prostituzione, furti, abusivismo commerciale. Resta «alta e scrupolosa l'attenzione nei confronti delle infiltrazioni mafiose».



Il questore, davanti alle autorità civili, giudiziarie e militari, ha ribadito la propria predilezione per «l'attività di prevenzione», sollecitando però «l'adozione in termini certi e celeri di una sanzione» per chi viola «sistematicamente le regole di convivenza civile»: «il nostro lavoro appare talvolta inutile, perchè vanificato da prescrizioni, provvedimenti generalizzati di clemenza, abrogazioni e corre il rischio di accreditare, in chi delinque, la consapevolezza dell'impunità e l'inefficacia del nostro intervento».



A fronte dei «principi di garanzia» deve esserci un «forte sostegno adeguato a coloro che questo Stato servono» e un «punto di equilibrio tra garanzie del reo, quelle per la vittima e la generale esigenza di sicurezza». Nella cerimonia sono stati consegnati 21 encomi e 53 lodi a poliziotti che si sono distinti in servizio tra i quali gli agenti e il dirigente del commissariato di Senigallia per i soccorsi prestati alla popolazione tra il 2 e i 4 maggio 2014 in occasione dell'alluvione che ha colpito la città.





Tra maggio 2014 e aprile scorso è stata molto

intensa in provincia di Ancona l'attività di monitoraggio del territorio: 20.851 posti di controllo, 15.426 auto controllate, 80 servizi straordinari di perlustrazione a fronte di 46.800 chiamate d'emergenza giunte al 113. Sono i dati forniti a

margine della cerimonia per il 163/o anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato. La notte scorsa si è svolto un servizio straordinario tra Osimo e Castelfidardo: 79 persone (8 pregiudicati), 4 esercizi pubblici e 41 veicoli controllati, 23 stranieri identificati, 3 denunce.



Nell'ultimo anno, l'ufficio immigrazione ha rilasciato 11.377 permessi di soggiorno, eseguito 46 espulsioni (32 accompagnati alla frontiera, 8 presso Cie, 6 per ordine del questore e 12 dell'autorità giudiziaria). Revocati 50 permessi di soggiorno e curate 525 pratiche per l'asilo politico.



L'Anticrimine ha eseguito 132 rimpatri con foglio di via, 62 avvisi, 21 Daspo (divieto di accedere a manifestazioni sportive), 11 ammonimenti.


La Polizia amministrativa sociale e dell'immigrazione ha controllato 95 locali pubblici, 5 istituti di vigilanza e 4 d'investigazione, svolto 49 sopralluoghi in attività. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico