Sos per il cantiere lumaca in via XXIX Settembre: «Ostaggi da due anni e ancora non si vede la luce»

Sos per il cantiere lumaca in via XXIX Settembre: «Ostaggi da due anni ee ancora non si vede la luce»
ANCONA - Il cantiere-lumaca di via XXIX Settembre procede col fiatone e intanto commercianti e operatori esprimono tutta la loro preoccupazione perché vorrebbero...

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ANCONA - Il cantiere-lumaca di via XXIX Settembre procede col fiatone e intanto commercianti e operatori esprimono tutta la loro preoccupazione perché vorrebbero «vedere finalmente la luce dopo due anni di lavori» e tornare così alla normalità. Per riprendere lo slogan si potrebbe dire quindi che il futuro è “ancora” in corso, mentre coloro che lavorano in questa zona hanno terminato del tutto la pazienza. Gli operai ieri erano impegnati a stuccare il muretto bianco fronte mare.

 

Devono però ancora concludere la piazzetta vicino alla banca d’Italia e inserire i lastroni di vetro. Insomma c’è del lavoro da fare mentre il tempo scorre. Diverse le problematiche che la ditta ha dovuto fronteggiare nei mesi, in primis la scarsità di materiali, la bolla edilizia e naturalmente il Covid. C’è chi lamenta un’apparente disorganizzazione del lavoro con continui stop and go degli operai: «Siamo da due anni ostaggio dei lavori - dice Tommaso Buglioni alias Tom Tattoo che in questa via ha lo storico negozio di tatuaggi - abbiamo aspettato tanto che finisse la pandemia per ricominciare a tornare in attività e poi ecco che i lavori ci rallentano. Non è chiaro quando finiranno e cosa stanno facendo di preciso. Vediamo lavorare gli operai dieci giorni alla clemente e poi più nulla. Non si capisce come mai». Sull’attuale situazione commerciale dice: «Qui è un disastro, il deserto più totale. Le attività se ne stanno andando perché non hanno più interesse a stare in questa zona che, senza dubbio, sarebbe una delle più belle di Ancona. Quando poi finiranno i lavori inizieranno altri problemi visto che la pista ciclabile toglierà dei posti auto indispensabili in quest’area. Già adesso le macchine sostano dove non dovrebbero figuriamoci dopo. L’unica certezza qui è di vedere qualche ausiliare del traffico che stacca le multe». Per Tom quindi c’è una sola cosa da fare al momento: «Vorremmo che i lavori finissero al più presto così almeno si ridarebbe una dignità a questa zona. Io la domenica apro il negozio per i croceristi e per la crew ma, certo, venire in quest’area tutta impacchettata non è il massimo e inoltre i turisti adesso prendono la navetta e vanno diretti in piazza Cavour. Qui non ci passano nemmeno». Ne fa una questione di accoglienza anche Marco Cambria dell’omonima tabaccheria in via XXIX Settembre. «Fino a qualche tempo fa - afferma - questa zona era tenuta come un gioiello. Adesso è andata nettamente in declino. Un vero peccato perché chi passa di qui potrebbe ammirare una splendida vista e poi non manca nulla. Ho avuto modo di confrontarmi con alcuni miei amici che sono venuti per la fiera di San Ciriaco e hanno trovato la città peggio rispetto a come l’avevano lasciata due anni fa. Almeno questa è stata la loro impressione». Sui lavori aggiunge: «Al momento non ci hanno fatto sapere nulla di quando finiranno. Siamo in trepidante attesa di sapere ma, viste le tempistiche seguite finora, non mi stupirei se ci fossero altri mesi di attesa». Lavori a parte c’è poi il timore della sottrazione di 40 parcheggi per far posto alla pista ciclabile. L’Assessore al Porto Ida Simonella aveva annunciato già che 35 posteggi dei residenti saranno assegnati in via esclusiva, su concessione dell’Autorità portuale, sotto porta Pia e altri in via Rupi. Altri posti si ricaveranno poi da un migliore assetto parcheggi lato mura di via XXIX Settembre. «Gli addetti di Mobilità e Parcheggi - aggiunge Cambria - sono già passati per verificare l’organizzazione». Simonella infatti aveva specificato come: «abbiamo chiesto a Mobilità e Parcheggi di organizzare l’apertura giorno e notte di Cialdini e Traiano anche in ingresso facilitare a qualsiasi ora l’accesso in centro, anche per viverlo di sera».

 

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Corriere Adriatico