I poliziotti gli chiedono i documenti «Mi chiamo Adolfo e sapete quale...»

I poliziotti gli chiedono i documenti «Mi chiamo Adolfo e sapete quale...»
ANCONA - Un gruppo di clienti alquanto goliardici che stazionavano davanti ad un locale pubblico in piazza Ugo Bassi e una radio con musica caraibica e persone che accennavano...

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ANCONA - Un gruppo di clienti alquanto goliardici che stazionavano davanti ad un locale pubblico in piazza Ugo Bassi e una radio con musica caraibica e persone che accennavano passi di balli latino americani attirava l’attenzione degli agenti impegnati nei controlli straordinari del territorio. Alle 17 di ieri infatti il nugolo di “festaioli” impediva non solo il passaggio dei pedoni sul marciapiede ma intralciava anche la circolazione stradale in quanto il marciapiede non riusciva a contenere l’esagitati avventori. Tutti venivano identificati.


In particolare tre di loro venivano trovati in un evidente stato di ebbrezza: un cittadino italiano, 35 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e due cittadini extracomunitari originari del Magreb, 28 e 43 anni, regolari sul territorio nazionale, proprietari della radio. Tutti venivano ammoniti e invitati ad allontanarsi, i tre venivano anche sanzionati per ubriachezza molesta.

Durante le fasi dell’identificazione il cittadino italiano, per nulla collaborativo, si rifiutava di declinare le proprie generalità urlando tra le risate scoscianti dei suoi amici di non dover dire il proprio nome in quanto noto a tutti. Di fronte agli agenti che tentavano di riportarlo alla calma il 35enne dapprima si poneva con le mani sui fianchi e con il volto in alto come se stesse aspettando di essere passato in rassegna e poi, cominciava a camminare su e giù per il marciapiede in modo marziale, accennando un traballante passo d’oca, e urlando ai poliziotti di indovinare il proprio nome. “ Mi chiamo Adolfo! Avete capito quale Adolfo”: e con un andatura oltremodo incerta si poneva di fronte agli agenti insultandoli e invitandoli a un contatto fisico.


Mettendo in campo tutte le tecniche operative del caso i poliziotti riuscivano a contenerlo in sicurezza e ad accompagnarlo presso gli Uffici della Questura dove il riscontro del fotosegnalamento faceva emergere le proprie generalità: classe 1982, residente in provincia con precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare furti, con a carico numerosi divieti di ritorno in diversi comuni del centro Italia. Dopo le formalità di rito veniva denunciato per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità e per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico