Pestaggi e raid vandalici, scoperti altri 5 bulli. Incastrati anche dai social: si vantavano delle bravate

Controlli dei carabinieri in piazza Cavour
ANCONA - Scacco ai bulli e ai baby vandali: altri cinque minorenni sono stati denunciati. Ad incastrarli, oltre alle telecamere e ai testimoni, anche i social: invece di pentirsi...

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ANCONA - Scacco ai bulli e ai baby vandali: altri cinque minorenni sono stati denunciati. Ad incastrarli, oltre alle telecamere e ai testimoni, anche i social: invece di pentirsi delle loro bravate, se ne vantavano su Facebook e Instagram. Veri e propri autogol che si sono trasformati in irrinunciabili assist per gli investigatori. E così, si chiude il cerchio sia sull’assalto estivo allo store H&M di corso Garibaldi e al palas di Collemarino, sia sull’aggressione choc di una ragazza di 16 anni avvenuta mercoledì scorso sotto i portici di piazza Cavour. 

 
L’adolescente per fortuna sta meglio, anche se riprendersi da questo incubo non sarà semplice per lei. Ha lasciato l’ospedale con una mandibola lussata, ma negli occhi ha ancora l’immagine del suo coetaneo che, per motivi ancora in corso d’accertamento, le ha sferrato un pugno in pieno volto, facendola cadere a terra. Il tutto sotto lo sguardo dei suoi amici che, sentendo in lontananza le sirene della polizia, se l’erano data a gambe, in un fuggi fuggi verso piazza Pertini. Quella sera stessa gli agenti delle Volanti avevano identificato 13 giovani. Tra loro, anche il minorenne accusato di aver aggredito la sedicenne che, sotto choc, si era subito allontanata da piazza Cavour per tornare a casa, in lacrime, dai genitori, per poi essere accompagnata al Pronto soccorso di Torrette. Incrociando testimonianze e immagini della videosorveglianza, gli 007 della Questura dorica sono riusciti a risalire all’identità del bullo. Era già conosciuto dalle forze dell’ordine perché coinvolto in una precedente rissa: si è ripetuto, nonostante fosse stato punito con un Daspo urbano, provvedimento con cui il questore vieta ai soggetti ritenuti pericolosi di frequentare per un anno certe zone della città. Ora la misura restrittiva potrebbe essere inasprita. 


I carabinieri, invece, dopo una laboriosa indagine durata oltre due mesi hanno denunciato altri due minorenni componenti della gang che nel pomeriggio del 28 agosto scorso aveva seminato il panico da H&M. Da giorni le vie dello shopping erano invase da orde di teppisti che si divertivano a lanciare sassi contro le vetrine, a fare danni e commettere furti nei negozi. Quel pomeriggio avevano deciso di scatenare il caos nello store di corso Garibaldi. Il raid era durato pochi minuti: si erano sparpagliati tra le varie corsie, in modo da eludere l’intervento della security. Tra bestemmie, spintoni ai clienti e vestiti scaraventati a terra, qualcuno si era messo a far pipì nell’ascensore, in segno di spregio, mentre altri si erano rivolti minacciosamente alle commesse che tentavano di riportarli alla calma. «Zitte, siete solo delle femmine», avevano urlato i bulli.

Qualcuno si era spinto oltre: «Sta’ attenta quando esci, ti aspettiamo là fuori». Le indagini hanno permesso di scovare i bulli, incastrati dalle telecamere: ai due 19enni d’origine africana già denunciati a fine ottobre si aggiungono due ragazzi di 17 anni che erano in loro compagnia: come i loro amici, dovranno rispondere del reato di molestie. 


Non hanno ancora 16 anni, invece, i due baby vandali che l’estate scorsa hanno dato il peggio di sé a Collemarino, prendendo di mira il PalaBrasili: raccogliendo immagini e testimonianze, i carabinieri hanno individuato e denunciato i due minorenni accusati di aver sradicato in piena notte un cartello stradale per spaccare alcune lampade del palas e i faretti a led fissati a terra. A tradirli, anche alcuni commenti lasciati sui social in cui si vantavano della bravata. Ora toccherà alle loro famiglie risarcire i danni causati all’impianto sportivo. 

 

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Corriere Adriatico