Auto a tutto gas e pedoni a Rischio nel "circuito" di Brecce Bianche: ma i dissuasori dividono

Auto a tutto gas e pedoni a Rischio nel "circuito" di Brecce Bianche: ma i dissuasori dividono
ANCONA - Nel Gp di Brecce Bianche le auto sfrecciano a tutto gas. D’altronde, la discesa che porta al Centro Mirum è un invito alla velocità. In assenza di controlli e...

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ANCONA - Nel Gp di Brecce Bianche le auto sfrecciano a tutto gas. D’altronde, la discesa che porta al Centro Mirum è un invito alla velocità. In assenza di controlli e dissuasori, la strada si trasforma in una pista dove c’è chi tocca punte di 80-90 km/h, noncurante del continuo passaggio di bambini, anziani, mamme con il passeggino.

 

Qualche giorno fa un’auto ha rischiato di planare nel giardino di una casa, all’incrocio (pericoloso per la scarsa visibilità) tra via Brecce Bianche e via Miglioli: il muretto di contenimento (danneggiato) ha contenuto l’impatto ed evitato il peggio. «Ma non si può andare avanti così - protesta Gloria, una giovane mamma -. Io abito qua e ogni giorno ho paura ad attraversare la strada con i miei bimbi: c’è un incidente a settimana, Le macchine corrono a tutta velocità, fanno sorpassi azzardati, per non parlare dei furgoncini delle consegne che non rispettano i limiti». 

Il paradosso 

La soluzione? I dissuasori di velocità. I residenti ne hanno già parlato con il consigliere comunale di zona, Massimo Mandara (Italia Viva), che si è impegnato a discuterne con l’assessore Stefano Foresi. Il paradosso è che la gente di Brecce Bianche chiede più dossi artificiali, mentre nella vicina Passo Varano è tornata ad accendersi la polemica sui social (e non solo) dopo che in consiglio comunale è stata approvata la mozione - presentata dallo stesso Mandarano con i colleghi Mirella Giangiacomi, Silvia Valenza e Diego Urbisaglia - per l’installazione di altri due dossi in via Crocioni e in via Tavernelle (incrocio con via Petrarca) a tutela dei pedoni. «Che pensassero a rifare gli asfalti», protesta qualcuno. «Ma che sono, le dune del Sahara?», interviene qualcun altro. E c’è chi ha ribattezzato il quartiere “Dosso Varano”, visto che «sono stati installati 12 tra dossi e attraversamenti rialzati, di cui 5 in 800 metri di strada di via Passo Varano». La polemica è finita anche in consiglio comunale. «Questa bulimia di dossi non ha senso, non servono a scoraggiare la velocità - dice Daniela Diomedi (M5S) - e vengono installati solo in certe zone, mentre in altre, come via Pergolesi e via Cupa, chissà perché no. Meglio passaggi pedonali rialzati o vigili che controllino la velocità». Ma il consigliere Mandarano taglia corto: «Sono i cittadini a chiederci di intervenire per la loro incolumità - spiega -. Questa battaglia contro i dossi non ha senso perché si sono rivelati molto utili. Noi segnaliamo le zone più pericolose, poi sono i tecnici comunali, in base alla loro competenza, a decidere se installare dossi, passaggi pedonali rialzati o semafori a chiamata, a seconda delle caratteristiche delle strade».

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Corriere Adriatico