Ancona, botte alla moglie con un matterello: «Ti tolgo casa e figlia». Condannato

Ancona, botte alla moglie con un matterello: «Ti tolgo casa e figlia». Condannato
ANCONA Schiaffi, pugni e pure i colpi con un matterello. Un inferno tra le mura domestiche durato almeno otto anni per una donna bengalese residente al Piano. Nel 2022, dopo...

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ANCONA Schiaffi, pugni e pure i colpi con un matterello. Un inferno tra le mura domestiche durato almeno otto anni per una donna bengalese residente al Piano. Nel 2022, dopo l’ennesimo episodio di violenza subito, aveva puntato il dito contro il marito, un connazionale di 42 anni. L’uomo, su cui pende ancora il divieto di avvicinamento alla vittima, ieri mattina è stato condannato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. La pena: tre anni e otto mesi. 

 


I fascicoli

Nel procedimento concluso davanti al collegio penale sono confluiti due differenti fascicoli, sempre per maltrattamenti, che si riferivano a periodi temporali diversi. Alcune violenze sarebbero avvenute sotto gli occhi della figlioletta della coppia, oggi adolescente. Stando a quanto emerso, le liti sarebbero scattate per futili motivi e, in particolare, dal sospetto nutrito dall’uomo: il presunto tradimento della moglie. Lei, 34enne, avrebbe vissuto una quotidianità familiare dettata dalla paura. Lui, secondo le accuse, l’avrebbe percossa più volte, arrivando a colpirla alla testa e a stringerle il naso talmente forte da farle uscire il sangue. Nonostante gli schiaffi e i pugni, sarebbe stata costretta a non chiamare le forze dell’ordine, ricorrendo solo in pochissime occasioni alle cure del pronto soccorso. Le prognosi: tra i 5 e i 7 giorni. Essendo risalenti nel tempo, per alcuni episodi lesivi è arrivata la prescrizione. Inoltre, l’uomo avrebbe minacciato di portarle via la casa e la figlia.  Nella primavera del 2022, le Volanti della polizia erano intervenute in corso Carlo Alberto su segnalazione di un passante: aveva assistito a un diverbio tra marito e moglie, con lui che strattonava pesantemente la donna per un braccio. Gli agenti avevano fermato l’uomo e ricostruito l’episodio: poco prima lei era stata percossa a casa con un matterello. Nel giro di poche settimane il gip aveva preso provvedimenti e il 42enne era stato allontanato da casa. Lui è stato difeso dall’avvocato Stefano Brugiapaglia, mentre la vittima era parte civile con il legale Maria Alessandra Tatò. 

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Corriere Adriatico