ANCONA - C’era una volta il lockdown. Ora i ladri sono tornati a scatenarsi in periferia e nelle frazioni. Prima il Castellano, poi Sappanico e Candia: non c’è...
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Il racconto
«Quando mia figlia si è messa a urlare vedendo tre tipi incappucciati davanti al garage, non ci ho pensato due volte: ho preso la pistola e sono sceso» racconta Antonio Mangiavillano del ristorante “Da Baldì”. Erano le 2 della notte tra lunedì e martedì. Hanno provato ad entrare anche a casa sua, in via del Castellano, zona ciclicamente presa di mira dai malviventi, al punto che tempo fa gli abitanti del posto avevano organizzato delle ronde e le forze dell’ordine avevano allestito posti di blocco. «Siamo stanchi, ogni volta è la stessa storia. Loro non hanno paura di niente, ma nemmeno noi e ci difendiamo così». C’è chi, però, ripensandoci, se l’è vista davvero brutta, come madre e figlia che dormivano quando i ladri si sono intrufolati nella loro abitazione, al terzo piano, arrampicandosi da un balcone all’altro come acrobati. «Non ci siamo accorte di nulla - racconta la donna -. Siamo andate a letto a mezzanotte, mio marito è tornato dal lavoro alle 2,30 e ha trovato sul tavolo della cucina e sul balcone le scatoline in cui tenevo tutti i nostri ricordi, anelli, orecchini, ciondoli d’oro: le avevano messe in fila tipo bancarella. Io mi sono sempre sentita sicura perché pensavo che mai sarebbero arrivati al terzo piano, e invece... Forse hanno visto che la serranda non era abbassata e così l’hanno sollevata, forzando la porta-finestra. Tutto in pochi minuti e nel massimo silenzio».
Le indagini
Sul posto è intervenuta la polizia, ma intanto i ladri si erano spostati più avanti: un incubo in carne e ossa per gli abitanti del Castellano. Hanno tentato di entrare in tre villini, dopo aver tagliato le reti di recinzione dei giardini per garantirsi una via di fuga nelle campagne. «Alle 2 io e mia madre eravamo ancora sveglie - ricorda Martina Fiumicelli, figlia di uno dei soci del ristorante “Da Baldì” -. Abbiamo sentito dei rumori nella casa a fianco, dove abita mio zio. Siamo scese e c’era il delirio: la gente era tutta in strada perché i ladri hanno provato a svaligiare diverse abitazioni». Alcuni studenti universitari li hanno visti mentre, uno sulle spalle dell’altro, si arrampicavano per raggiungere il piano superiore. Si sono messi a urlare, svegliando tutto il vicinato. Quelli sono scappati, ma senza desistere: a poche decine di metri di distanza, infatti, sono entrati in un’altra villa per rubare soldi e due orologi Rolex, mentre i proprietari dormivano. «E’ inquietante che, malgrado gli avvistamenti e la presenza della polizia, abbiano continuato a rubare: sono diabolici» sospira Martina.
I precedenti
E forse sono gli stessi che l’altra notte hanno seminato paura nelle frazioni: a Candia hanno visitato due villini, in un caso hanno portato via monili d’oro, ma il secondo blitz non è riuscito perché sono stati disturbati dalle grida di una vicina. Qui sono intervenuti i carabinieri. Altro colpo a Sappanico, dove hanno messo sotto sopra un agriturismo: sono spariti nel nulla quando i proprietari, insospettiti dai rumori, li hanno sorpresi.
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Corriere Adriatico