Ancona, baby vandali ancora in azione Scorribande sulla pista abbandonata

La pista di pattinaggio di via Flavia abbandonata
ANCONA - Baby vandali in azione in via Flavia. Danni alla pista di...

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ANCONA - Baby vandali in azione in via Flavia. Danni alla pista di pattinaggio, agli spogliatoi, nel completo abbandono. Eppure si tratta di una struttura che è stata realizzata negli anni Novanta direttamente dal Coni. Fatta eccezione per alcuni eventi organizzati nel periodo estivo, l'impianto dotato anche di una caldaia giace in uno stato di completo abbandono. Un vero e proprio incubo per l'assessore allo Sport Andrea Guidotti che dopo aver risolto una serie di questioni legate ad altri impianti sportivi in più di una circostanza si era detto fiducioso di assegnare tramite una regolare gestione anche la pista di pattinaggio in via Flavia. Una speranza che purtroppo è andata delusa come conferma lo stesso Andrea Guidotti: "Qualche contatto peraltro piuttosto timido con alcune società sportive c'è stato ma siamo ben distanti da quella che può essere considerata una reale e concreta manifestazione di interesse. A questo punto è inutile perdere tempo nel preparare un bando circa l'assegnazione della struttura che come in passato andrebbe deserta. Stiamo valutando alcune soluzioni alternative proprie per ridare una nuova immagine a questo complesso. Un vero peccato, la pista di pattinaggio di via Flavia con gli annessi spogliatoi è uno degli impianti più belli delle Marche". In attesa che il Comune trovi una soluzione per recuperare l'immobile, in zona non mancano gli atti vandalici. Ignoti, probabilmente ragazzini annoiati, hanno sfondato le porte dei bagni. Nel mirino anche la porta in acciaio che conduce al vano caldaia. In più punti la rete di protezione degli spogliatoi è divelta, non mancano le scritte sui muri. Una zona quella della pista di pattinaggio che è divenuta punto di ritrovo anche di alcuni tossicodipendenti. La riprova le siringhe abbandonate in zona compresa una infilzata tra le maglie della rete di protezione dell'impianto. I vandali non hanno risparmiato neppure i locali interni. Negli spogliatoio in bella vista scritte sui muri mentre alcuni estintori risultano staccati dal muro e abbandonati ovunque. A completare il quadro le vetrate rotte mentre i pluviali in rame destinati alla raccolta dell'acqua piovana sono spariti dalla circolazione. Una struttura in totale abbandono al punto tale che il pavimento nei pressi dell'ingresso principale è ricoperto da uno strato di muschio verde.
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Corriere Adriatico