Zuffa all'addio al celibato, scoperti e denunciati 4 ragazzi: il pestaggio ripreso dalle spycam, naso rotto per lo sposo

Il dottor Carlo Pinto, capo della Squadra mobile di Ancona
ANCONA - Vestiti di nero come black bloc, sempre pronti a cercare pretesti per litigare, spietati nel picchiare ragazzi stesi inermi sul selciato. Bad boys capaci anche, in una...

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ANCONA - Vestiti di nero come black bloc, sempre pronti a cercare pretesti per litigare, spietati nel picchiare ragazzi stesi inermi sul selciato. Bad boys capaci anche, in una pausa tra un round e l’altro del pestaggio, di orinare sulla facciata del teatro delle Muse, allacciarsi la patta e scagliarsi contro una delle vittime con un diretto al volto. Tornano i cattivi ragazzi della movida violenta, una banda di picchiatori ventenni che s’era già messa in luce prima dell’emergenza Covid pestando a sangue 11 contro uno un ragazzo al porto antico e poi, nel secondo round in piazza del Papa, spezzando i polsi alla fidanzata 17enne che cercava di proteggerlo da un’altra dura lezione. 

 


Ma stavolta tutto è andato in scena sotto le telecamere ad alta definizione del Comune che vigilano su piazza della Repubblica e in meno di 48 ore gli investigatori della Squadra Mobile, diretti dal vicequestore Carlo Pinto, hanno denunciato a piede libero per concorso in lesioni personali aggravate quattro giovani anconetani tra i 20 e i 22 anni. Sono ritenuti gli autori dell’aggressione andata in scena sabato sera poco prima del coprifuoco delle 23 ai danni di quattro amici foggiani, ragazzi di buona famiglia, radunati ad Ancona per un addio al celibato. Tre dei picchiatori hanno precedenti per reati simili, ritenuti tra i componenti della banda a geometria variabile protagonista di altre aggressioni nelle serate anconetane, come quella del 7 settembre 2019 alla Notte Bianca del porto antico, il 2 febbraio 2020 sempre in porto e il 30 maggio di un anno fa in piazza del Papa.


Finito il lungo lockdown, durante il quale sono stati multati più volte per violazione delle norme anti-contagio, i bulli anconetani sono tornati a “pasturare” in piazza del Papa. È lì che sabato sera hanno trovato altre vittime sacrificali, in qualche modo le prede perfette per i loro sfoghi da street fighters. Quattro bravi ragazzi, studenti universitari o promettenti manager, tutti di Foggia, che studiando o lavorando fuori regione s’erano ritrovati ad Ancona per l’addio al celibato di uno di loro, 32 anni, residente a Milano. Gli altri erano arrivati da Foggia, Vasto e Campobasso, alloggiando in un albergo davanti alla stazione. Indossata un’elegante camicia bianca, s’erano diretti in un locale di piazza del Papa per il rito dell’apericena, con brindisi al promesso sposo. «Avevamo scelto Ancona perché è baricentrica e poi pensavamo fosse una città tranquilla...», si rammaricavano i quattro amici pugliesi, mentre in piazza della Repubblica i sanitari della Croce Gialla li medicavano al volto da ammaccature ed escoriazioni. Lesioni guaribili in 5-6 giorni, per i due giovani che si sono già fatti refertare, tra cui il futuro sposo, preoccupato per le condizioni del setto nasale.


Erano stati abbordati in piazza del Papa, davanti al negozio di mobili restaurati, da quattro ragazzi più giovani, maglietta nera d’ordinanza (ma sembra che la politica non c’entri) e sguardo di sfida, che hanno cominciato a prenderli in giro e infastidirli. Capito che aria tirava, i pugliesi hanno lasciato la piazza scendendo via Gramsci diretti verso l’auto. I quattro in t-shirt nera però li hanno seguiti, prendendoli a calci nel fondo schiena, poi in piazza della Repubblica è scattata una vera e propria aggressione. «Picchiavano come bestie», racconta un investigatore. Neanche le denunce già incassate, né l’eco mediatica suscitata un anno fa dalle loro scorribande, li ha spaventati. Adesso, dopo questa nuova denuncia, il questore potrebbe adottare misure amministrative per arginare la loro aggressività.

 

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Corriere Adriatico