La via ostaggio dei ragazzini terribili: «Lanciano e bottiglie e se li riprendiamo i genitori ci insultano»

La via ostaggio dei ragazzini terribili: «Lanciano e bottiglie e se li riprendiamo i genitori ci insultano»
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ANCONA - «Non ne possiamo più di questi ragazzini, giocano con le bottiglie, le tirano contro le auto. E i genitori, invece di tenerli a bada, insultano noi che li riprendiamo». I residenti di via Lamaticci tornano a lamentarsi per il disordine e il degrado che assediano il loro quartiere, di fronte alla stazione ferroviaria.

 

Nel mirino, stavolta, ci sono alcuni ragazzini di 12-13 anni, d’origine asiatica, che si divertono a giocare con le bottiglie di birra lasciate sulla balconata che assomiglia alla prua di una nave (da queste parti l’hanno ribattezzata “Il Titanic”) su cui si trova una cabina elettrica. Nonostante il Comune abbia provveduto ad assicurarlo con delle ringhiere, sul “triangolone” continua a riversarsi gente che bivacca, si ubriaca, schiamazza, mangia e talvolta dorme in strada. Sulla balconata lasciano i resti delle loro serate alcoliche. E i ragazzini della zona scambiano le bottiglie di vetro per giocattoli.

«Se le lanciano tra di loro e alcune sono finite addosso alle auto - racconta una residente -. I genitori, invece di redarguirli, se la prendono con noi e ci insultano. A me, personalmente, hanno dato della prostituta». Storie di integrazione a ostacoli e di convivenza difficile in un quartiere, il Piano, marcatamente multietnico. «Qui non si vive più, chiediamo più controlli da parte delle forze dell’ordine e speriamo che il Comune faccia qualcosa per aiutarci». Il caso di via Lamaticci, alle prese anche con episodi di spaccio e problemi di sicurezza, era finito in Consiglio comunale, con una mozione presentata dai consiglieri Marco Ausili e Maria Grazia De Angelis di Fratelli d’Italia. 

 

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Corriere Adriatico