Ancona, niente affidamento in prova per la baby gang. I due bulli non si pentono e rischiano cinque anni di carcere

Il tribunale dei minori
ANCONA - Avrebbero potuto mostrare pentimento e interesse a redimersi. Al contrario, uno nemmeno risponde alle convocazioni del giudice, l’altro ha commesso un altro reato e...

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ANCONA - Avrebbero potuto mostrare pentimento e interesse a redimersi. Al contrario, uno nemmeno risponde alle convocazioni del giudice, l’altro ha commesso un altro reato e svolge volontariato a intermittenza. Ora rischiano oltre 5 anni di carcere due dei componenti della baby gang di piazza Roma finita alla sbarra. Nell’estate del 2016 misero sotto assedio il centro con bravate di ogni genere, al punto che la questura fu costretta a mettere in piedi una task force per riportare ordine e sicurezza.Il clou, la sera del 2 luglio: i bulli approfittarono della calca attorno ai maxischermi per la partita Italia-Germania per taglieggiare 4 ragazzini, all’epoca sedicenni. Usarono coltelli, colli di bottiglia e tirapugni per minacciarli e portargli via soldi e cellulari. Furono fermati dalla polizia e riconosciuti dalle telecamere. Gli spacconi erano 8, tre già maggiorenni (seguono un iter giudiziario a parte), gli altri tutti classe 2000: due romeni e un colombiano, tramite i loro avvocati, hanno chiesto e ottenuto la sospensione del procedimento con messa alla prova e sono impegnati in progetti di rieducazione. Gli altri due, un 19enne albanese e un coetaneo serbo, rischiano invece la condanna per rapina in concorso aggravata dall’uso di armi. 
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Corriere Adriatico