ANCONA Doveva avere molta fretta, vista l’andatura: 163 km/h. Fulminato dal telelaser della polizia locale, si vedrà recapitare una multa da oltre mille euro,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il pugno di ferro
Ma ora basta: sono in arrivo nuovi autovelox e chissà che in futuro non vengano posizionati anche su quel tratto della Statale 16 che, con i suoi lunghi rettilinei, invita alla velocità. Di sicuro il Comune punta a installarne almeno tre: via Maggini, via Giambattista Pergolesi (la “discesa del gas”) e via Redi a Collemarino sono le strade che potrebbero essere monitorate da occhi elettronici. E’ un progetto a cui l’assessore Stefano Foresi sta lavorando con gli uffici competenti e che troverà impulso dalla riforma del Codice della strada che si sta delineando a colpi di emendamenti al Decreto Semplificazioni.
L’iter
Dopo l’ok del Senato, nei prossimi giorni toccherà alla Camera approvare le numerose modifiche introdotte per favorire la mobilità dolce, ma anche l’abbattimento dell’ultimo tabù in materia di autovelox: l’impossibilità di utilizzare apparecchi fissi sulle strade urbane di quartiere. La novità è questa: sarà consentito, su autorizzazione del prefetto, installare strumenti per il controllo remoto delle violazioni anche sulle strade cittadine, persino in quelle locali e sulle urbane ciclabili. Esultano le associazioni che si battono per la sicurezza stradale, tremano gli automobilisti per la valanga di multe che si profila e che in passato ha generato battaglie legali, come per i velox di Filottrano (18.300 sanzioni in 3 mesi nel 2016) e Falconara (40mila in meno di un trimestre). La riforma non riguarda solo la velocità, ma anche altre violazioni. Telecamere potranno essere installate per sanzionare il divieto di accesso o di transito. Pure i dipendenti del Comune e delle società private che gestiscono i parcheggi e perfino i netturbini potranno staccare contravvenzioni per la sosta o la fermata vietata: basterà una foto. L’alleggerimento delle restrizioni potrebbe moltiplicare l’uso dei velox: i 5 presenti nel capoluogo hanno fulminato 13.451 automobilisti l’anno scorso, a cui si aggiungono 1.921 del telelaser. La guerra ai furbetti della velocità è serrata e la nuova normativa viene accolta con favore da Liliana Rovaldi, comandante della polizia locale: «Siamo in attesa di approfondire i contenuti della riforma, quando verrà approvata, ma se dovessero essere rimossi certi limiti all’uso degli autovelox è un bene perché si potranno coprire anche le strade urbane per la gioia dei residenti: molti cittadini si lamentano dell’eccessiva velocità degli automobilisti in città». Nel mirino c’è in particolare via Maggini, oggetto di studio anche da parte della polizia locale: il Comune valuta l’installazione di un apparecchio fisso davanti a Villa Igea, dopo aver già realizzato passaggi pedonali con doppio lampeggiante (uno rialzato verrà posizionato davanti al civico 220).
«Verificheremo con la comandante dei vigili dove e come intervenire con la tecnologia sulle strade più pericolose del capoluogo», conferma l’assessore Stefano Foresi. Tra queste, la “discesa del gas” di via Pergolesi e via Redi a Collemarino, dove auto e scooter sfrecciano a tutto gas, ma anche via Ascoli Piceno è attenzionata. Nell’hinterland, fari puntati sulla strada che dall’Aspio porta a Polverigi e su Casine di Paterno. Nella speranza che i futuri occhi hi-tech ci vedano bene: non come l’autovelox di Casenuove di Osimo che a luglio fulminò un automobilista a 700 km all’ora, manco viaggiasse su una navicella spaziale.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico