«Ho amici a Scampia, vi faccio uccidere». Lancia minacce e sedie ai carabinieri: arrestato e subito libero

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri ma è già libero
ANCONA - Prima insulta e minaccia i carabinieri («Conosco la gente di Scampia, vi faccio uccidere»), poi impugna una sedia, scagliandola contro il gruppo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Prima insulta e minaccia i carabinieri («Conosco la gente di Scampia, vi faccio uccidere»), poi impugna una sedia, scagliandola contro il gruppo dell’Arma. È finito con un arresto per resistenza a pubblico ufficiale il caos creato domenica notte da un senigalliese di 39 anni, residente a Trecastelli.

Dallo staff agli sposi: cresce il numero dei contagiati dal Covid dopo la festa di matrimonio

 

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha mandato all’ospedale un appuntato della stazione di Ostra, ferito al braccio per proteggersi dal lancio della sedia. Ne avrà per sette giorni. Nonostante la prognosi, ieri è venuto in tribunale ad Ancopna (aveva parte dell’arto fasciata) per scortare il 39enne nel corso della direttissima tenutasi al quinto piano di un palazzo quasi vuoto (causa pausa estiva e blocco processi).
Al termine dell’udienza, il giudice Elisa Matricardi ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il senigalliese senza alcuna misura cautelare. Il proseguo del processo è stato fissato per il 9 settembre. All’origine della rabbia esplosa di fronte ai militari, ci sarebbe stato il loro intervento nell’abitazione che l’uomo divide con la convivente. Stando a quanto emerso, il 112 era stato allertato a causa di un diverbio scatenatosi tra le mura domestiche tra i due compagni. Quando i carabinieri sono arrivati sul luogo, poco prima dell’una di notte, hanno trovato il 39enne particolarmente agitato, tanto che è stato richiesto alla centrale operativa l’ausilio di un’ulteriore pattuglia per cercare di riportare quanto prima la situazione alla calma. 


Da quanto contestato, in un primo momento ci sarebbero stati gli insulti: «Siete degli infami». Poi le minacce: «Conosco gente di Scampia, vi faccio uccidere» avrebbe detto il 39enne rivolgendosi ai militari, riferendosi al noto quartiere a nord di Napoli, spesso teatro di episodi di cronaca. Infine, sempre secondo quanto contestato, l’uomo avrebbe lanciato una sedia di plastica contro un militare che, per difendersi, s’è fatto male al braccio, finendo poi al pronto soccorso di Senigallia. Il 39enne, per sfuggire al controllo, avrebbe anche tentato una breve fuga fuori di casa, per le campagne. Ma è stato subito braccato e arrestato dai carabinieri. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico