Torna l’incubo polveri sottili Una raffica di sforamenti

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ANCONA - Torna l’incubo delle polveri sottili. La scorsa settimana per 4 giorni consecutivi la stazione di rilevamento della Cittadella ha registrato lo sforamento del limite giornaliero consentito del Pm10, il mix di particelle solide e liquide (particolato) in sospensione nell’aria, considerato tra gli inquinanti di maggior impatto sulla salute per via della sua capacità ad essere facilmente inalato.


Da lunedì a sabato scorsi il valore delle particelle ha costantemente superato il limite di media giornaliera dei 50 nanogramicrogrammi per metro cubo. Il record mercoledì, con una concentrazione di pari 67,5, scesa a 58,1 giovedì, per poi assottigliarsi a 57,2 venerdì e 50,1 nella giornata di sabato. Da domenica i valori sono rientrati nella norma, pur restando a livelli di guardia. Dati altrettanto allarmanti sono arrivati dalle centraline di rilevamento dislocate in provincia, a Falconara, Chiaravalle, Jesi e Fabriano La situazione è costantemente monitorata dall’Arpam, ma per il direttore del dipartimento di Ancona, Stefano Orilisi, l’aumento dell’inquinamento nel periodo invernale nelle città è legato alle condizioni climatiche, in particolare la nebbia e l’elevato tasso di umidità degli ultimi giorni. «Le sorgenti emissive sono sempre le stesse: traffico, riscaldamento, industrie - spiega - Ma nel periodo invernale cambiano le condizioni climatiche e aumentano le concentrazioni, anche a causa di una riduzione dello strato di rimescolamento, ovvero dello strato atmosferico dove i gas ricircolano». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico