Allarme via Astagno: una roulette russa. Cane travolto e ucciso: «Ora un presidio fisso della Polizia locale»

Via Astagno, roulette russa. Cane travolto e ucciso: «Ora un presidio fisso della Polizia locale»
ANCONA - Agenti della polizia municipale a presidio dell’ingresso di via Astagno. È quanto chiede Marisa Capitani, residente e membro del locale Ctp (Comitato...

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ANCONA - Agenti della polizia municipale a presidio dell’ingresso di via Astagno. È quanto chiede Marisa Capitani, residente e membro del locale Ctp (Comitato territoriale di partecipazione) , dopo un brutto episodio di qualche tempo fa nel corso del quale un cane è stato investito ed è morto. 

 

«Il cane apparteneva ad una signora anziana che lo aveva lasciato un attimo libero lungo il passaggio pedonale che collega via Astagno con largo Palatucci – riferisce Capitani -. Ad un certo punto è scappato in strada ed è stato investito da un’auto che stava sopraggiungendo». Capitani riferisce di non aver assistito personalmente alla scena e quindi di non conoscere l’esatta dinamica dei fatti, ma l’episodio, secondo lei, è indicativo della pericolosità di questa strada, considerato che da quel passaggio escono spesso anche i bambini che frequentano il centro didattico Punto Luce. «E se al posto dell’animale ci fosse stato uno di loro? – si chiede la signora -. I cani si possono tenere al guinzaglio, ma i bambini no. Giocano, scherzano, si ricorrono. Una vettura che viene giù a tutta velocità rischia di non riuscire a frenare in tempo quando sbucano da lì». 

Ecco, il punto è proprio questo. Le auto in via Astagno non dovrebbero proprio passarci, o meglio, non essere così numerose. E non dovrebbero andare così veloci. «Il transito in via Astagno è permesso soltanto ai residenti, ma almeno il 60% delle macchine che ci passano appartiene a persone che vogliono evitare il traffico di via Marconi o via San Martino – sostiene Capitani – le quali, per altro, scendono giù a velocità che sono ben al di sopra dei limiti consentiti».

Per questo la signora chiede maggiori controlli. «Non so quanto sia possibile istituire una Ztl con tanto di varchi videosorvegliati, ma basterebbe che ogni tanto fosse presente una pattuglia dei vigili per far rispettare il divieto di accesso e i limiti di velocità». Anche perché, per consentire il passaggio del bus pollicino, i dossi non si possono istallare. Ma con la via sprovvista di marciapiedi, per le tante persone anziane che la abitano, nonché per i nipotini che li vanno a trovare, percorrerla è ormai diventato come giocare alla roulette russa. 

«Al problema delle auto si aggiunge quello delle condizioni pietose della strada – puntualizza Capitani -. Le buche e i sampietrini divelti hanno provocato numerose cadute sia tra i pedoni che tra gli scooteristi. Fin’ora per rimediare sono state messe delle toppe di asfalto, che però rimangono delle toppe su una strada completamente dissestata. Ogni volta agli incontri con gli assessori ci viene detto che il fondo verrà rifatto, ma poi non se ne fa niente. Speriamo che la prossima sia quella giusta».

 

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Corriere Adriatico