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ANCONA - Gli aumenti di gasolio e bollette pesano in maniera importante anche sul bilancio di Conerobus. Sono di 1,7 milioni di euro i maggiori costi per carburante ed energia che l’azienda di trasporto pubblico locale ha dovuto sostenere rispetto all’anno scorso.
A rivelarlo, ieri, in sede di consiglio comunale, è stata la sindaca Valeria Mancinelli, rispondendo ad un’interrogazione urgente del consigliere Daniele Berardinelli (Forza Italia). «Come di consueto in questo periodo, la società ha fatto lo step intermedio del preconsuntivo – ha riferito la sindaca -, dal quale, durante l’assemblea dei soci di qualche giorno fa, sono emersi questi maggiori costi. Nulla di strano, se si considera che parliamo di un’azienda di trasporti, sulla quale il caro carburanti incide in maniera inevitabile».
Per contro, continuano ad essere molto inferiori agli anni pre Covid i ricavi ottenuti dalla vendita dei titoli di viaggio. «Anche questo è comprensibile – ha osservato Mancinelli -. Vista la disabitudine che si è creata questi anni ad utilizzare il mezzo pubblico». Ma allora, tra costi crescenti e ricavi calanti, come si fa? «Ciò che l’anno scorso ha consentito a Conerobus di chiudere il bilancio in leggero attivo sono stati i consistenti trasferimenti che il Governo ha disposto per tutte le aziende di trasporto pubblico locale» ha spiegato la sindaca.
E si spera che ciò possa avvenire anche quest’anno.
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Corriere Adriatico