Shopping a scrocco, caos in un negozio cinese: commerciante aggredito e minacciato dai bulli

Controlli dei carabinieri
ANCONA - Non è chiaro quali fossero le loro intenzioni. Forse volevano rubare dei vestiti, oppure si stavano semplicemente divertendo a rincorrersi all’interno del...

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ANCONA - Non è chiaro quali fossero le loro intenzioni. Forse volevano rubare dei vestiti, oppure si stavano semplicemente divertendo a rincorrersi all’interno del negozio. Resta il fatto che dalla bravata all’aggressione è stato un attimo. Solo quando il titolare, spaventato, ha chiesto aiuto ai carabinieri, i baby bulli se ne sono andati di corsa, tra insulti, grida e parolacce. 

 


Fortunatamente nessuno di loro avrebbe alzato le mani nei confronti del commerciante, ma ci è mancato poco. E comunque la rabbia, mescolata alla paura, è stata tanta per il cinese che ieri pomeriggio, poco dopo le 19, si è trovato a fare i conti con un nutrito gruppo di adolescenti, all’apparenza tutti minorenni, baldanzosi e su di giri forse anche per aver esagerato con l’alcol. Non appena sono entrati nel suo negozio d’abbigliamento in corso Mazzini, subito è stato colto da uno strano presentimento. Li ha tenuti d’occhio mentre si aggiravano tra gli scaffali, temendo che fossero lì per fare shopping a scrocco. Li ha visti rincorrersi, ridere, scherzare tra di loro. È bastato invitarli a fare più piano e a rispettare le distanze per scatenare in loro una reazione scomposta. 


Come li ha ripresi, anche perché alcuni erano senza mascherina o la portavano abbassata sotto il naso, i ragazzini hanno risposto in malo modo. In particolare, uno di loro si è avvicinato alla cassa e si è piazzato davanti al commerciante cinese, urlandogli in faccia e minacciandolo. La situazione ha rischiato di degenerare. Tra i due è scoppiato un acceso diverbio, durante il quale il negoziante ha provato ad allontanare verso l’uscita i giovani, mentre loro continuavano a gridare, ridere sguaiatamente e rincorrersi. Un caos, ma anche uno schiaffo alle regole anti-contagio in un momento di violenta recrudescenza del Covid e di emergenza sanitaria, al punto da convincere le autorità sanitarie e politiche a ricollocare il capoluogo in zona arancione. 


Alla fine il commerciante, disperato e non più in grado di contenere la foga dei giovani, ha deciso di chiamare il numero di emergenza unico 112. La centrale operativa ha passato la chiamata ai carabinieri che subito si sono attivati, inviando sul posto una pattuglia del Radiomobile. Prima dell’arrivo dei militari, però, è scattato il fuggi fuggi dei bulletti, scappati a gambe levate in corso Mazzini per non farsi acchiappare. I carabinieri hanno ascoltato e tranquillizzato il commerciante cinese, verificando che dal negozio non fosse stato rubato nulla. 

 

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Corriere Adriatico