Addio Alberto Astolfi, anima di sinistra, vero sindacalista: nel pomeriggio l'ultimo saluto

Addio Alberto Astolfi, anima di sinistra, vero sindacalista: nel pomeriggio l'ultimo saluto
ANCONA  - Un protagonista della vita sindacale e politica anconetana e regionale se ne è andato ieri mattina. Alberto Astolfi avrebbe compiuto 92 anni il 5 novembre....

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ANCONA  - Un protagonista della vita sindacale e politica anconetana e regionale se ne è andato ieri mattina. Alberto Astolfi avrebbe compiuto 92 anni il 5 novembre. Era nato alla Palombella, da una famiglia di forte impronta comunista. Operaio, era fin da giovanissimo entrato nelle file della Camera del Lavoro, dove per la sua energia e intelligenza, ma anche per la capacità di mediare, aveva ben presto scalato l’organigramma interno, arrivando a essere nominato segretario provinciale della Cgil.

 

Da segretario regionale, fu tra i più strenui sostenitori dell’unità sindacale Cgil-Cisl-Uil. Si era poi candidato al Consiglio regionale nelle liste del Pci, nell’80, riuscendo eletto. Conservò il seggio per due consigliature, fu anche presidente del gruppo consiliare del suo partito. Per alcuni anni, dal 1983 al 1992, mantenne la carica di segretario provinciale del partito comunista. Dirigente politico determinato, uomo capace di sostenere, e vincere, scontri anche duri, è sempre riuscito a mantenere rapporti di collaborazione, rivelando una profonda umanità e grande lealtà. Uscito poi, in tarda età dalla vita politica attiva, ha profuso la sua energia nel volontariato, fino a guadagnarsi il ruolo di presidente dell’Auser, e quindi di coordinatore delle associazioni di volontariato marchigiane.

Lo ricorda con affetto e stima Rossano Rimelli, che è stato suo collaboratore alla segreteria regionale della Cgil: «Fu lui a chiamarmi nel sindacato, dicendo che avrei potuto insegnargli qualcosa, dall’alto della mia laurea in Economia. In realtà, fu lui a insegnarmi moltissimo. Fu acceso interprete delle più importanti vicende sindacali dell’Anconetano, dalla vertenza della Farfisa, quando fu acquistata da una multinazionale statunitense, a quella della Baby Brummell».


Lascia la moglie Carla, il figlio Andrea, che lo saluteranno oggi dalle 15 alle 18 alla Casa del Commiato al cimitero di Tavernelle. 

 

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Corriere Adriatico