LORETO - Quattro ruote bucate nel cuore della notte, mentre un serrato confronto sul futuro delle Opere Laiche scaldava gli animi in sala consiliare. Un gesto consumato alle 22 e...
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sotto l’occhio delle telecamere, che hanno immortalato la rapida sequenza in cui un uomo incappucciato saliva da via Castelfidardo, affrettava il passo verso alcune auto in sosta e ne squarciava le gomme armato di fendente.
Poi lo stesso percorso a ritroso, l’ombra che si allontanava velocemente fino a scomparire nella strada sottostante e le luci di una vettura che da lì a pochi istanti imboccava la traversa all’altezza del ristorante Euthymia in direzione Villa Musone.
Raccontato così, sembrerebbe uno dei tanti atti vandalici compiuti da qualche sbandato. Ma la circostanza che le automobili fossero tutte di proprietà di esponenti della lista civica che amministra Loreto, apre a ben altre interpretazioni.
Soprattutto se nelle immediate vicinanze si trovavano anche i mezzi di residenti e consiglieri di minoranza che sono state invece risparmiate. Una pista su tutte prende forma. Quella del raid mirato a colpire gli amministratori, ora al vaglio dei carabinieri della Stazione locale, che ieri mattina hanno raccolto la denuncia contro ignoti sporta dal sindaco Paolo Niccoletti, il vice Paolo Casali, il consigliere regionale Moreno Pieroni e l’ex presidente del Consiglio Mario Ragaini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico