Aerdorica, personale nel caos Part time per salvare i colleghi

Aerdorica, personale nel caos Part time per salvare i colleghi
ANCONA - Ad Aerdorica è ancora caos sul personale. I toni apparentemente distensivi dell’incontro di venerdì in Prefettura tra l’Au Federica Massei e i...

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ANCONA - Ad Aerdorica è ancora caos sul personale. I toni apparentemente distensivi dell’incontro di venerdì in Prefettura tra l’Au Federica Massei e i sindacati, sono stati in fretta dimenticati e tra amministrazione e lavoratori i rapporti si fanno sempre più tesi. Se da una parte ci sono alcuni settori disposti a tagli di stipendio per evitare il licenziamento dei colleghi di reparto coinvolti nella procedura di mobilità per 30 persone, altri hanno preferito rivolgersi a un avvocato, ipotizzando una denuncia nei confronti dell’azienda. Un clima infuocato, su cui ieri è stata gettata altra benzina. Sulle bacheche del Sanzio è infatti spuntato un ordine di servizio dell’Au dai toni poco concilianti, segno evidente del muro contro muro in atto.


Giovedì è previsto un incontro tra Massei e sindacati per riprendere una trattativa che eviti i 30 esuberi, o almeno parte di essi, con ammortizzatori sociali e misure alternative che, comunque, garantiscano il risparmio di 1,5 milioni di euro richiesto dal Tribunale fallimentare. Una trattativa che si preannuncia ardua, dal momento che alcuni dipendenti hanno scelto la linea dura e che l’azienda non sembra intenzionata ad arretrare. Due settori, quello amministrativo e quello della biglietteria, hanno inviato una comunicazione all’Au in cui si dicono disposti a tagliarsi lo stipendio del 25% facendo il part time per evitare gli esuberi dei colleghi. Nel piano di ristrutturazione bis approntato da Massei, sono infatti previsti sei esuberi su 18 lavoratori dell’amministrativo e due dei quattro alla biglietteria. Altri dipendenti, invece, hanno optato per il no a oltranza, decidendo di contattare un avvocato per una possibile denuncia all’azienda per le misure introdotte che, secondo alcuni, cozzerebbero con il Ccnl. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico