Niente azalee o gerani con cani e gatti in casa

La veterinaria Giussani:« Molte piante sono tossiche, ecco le migliori per i nostri animali»

Niente azalee o gerani con cani e gatti in casa
di Maria Serena Patriarca
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Giovedì 14 Marzo 2024, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 07:25

Animali domestici e piante: un binomio possibile, anche se spesso basato su un delicato equilibrio.

Per conciliare la voglia di una casa green e la sicurezza di non generare, involontariamente, rischi per i nostri cani o gatti è bene conoscere alcune regole d’oro per un verde “pet friendly”. Con la primavera alle porte cresce il desiderio di piante d’arredo e fiori, per dare quel tocco in più agli ambienti interni ma, soprattutto, per abbellire terrazze e balconi. Quello che non tutti i proprietari di pet sanno è che la maggior parte delle comuni piante da arredamento è tossica per gli amici animali. Come spiega la dottoressa Sabrina Giussani, medico veterinario esperto in comportamento e past president di Sisca (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale),«cani e gatti, soprattutto se cuccioli, si divertono a mangiucchiare le foglie delle piante, assecondando la propria natura curiosa e giocherellona rispetto a ciò che li circonda. Masticare, poi, li rilassa ed è un passatempo divertente». Ma quali sono le piante da evitare?

Sconsigliati ciclamini, azalee, gerani, edera, bosso, calle, ma anche gli oleandri. Tra le piante da interni stop a ficus e filodendro; le stelle di Natale, in inverno, sono altamente tossiche per i quattro zampe. 
Via libera, invece, a orchidee, bromelie, clorofito e alcune piante rampicanti con poche foglie nella parte inferiore.

Anche la lavanda è un buon alleato dei nostri amici pet poiché, oltre a non essere tossica, rilascia i suoi effetti rilassanti su cani e gatti. «Bisogna considerare – prosegue l’esperta – che portare in casa una pianta significa modificare l’habitat del nostro animale con un arricchimento ambientale, ed è altamente probabile che il piccolo o grande amico peloso ci si dedichi come attività a tempo pieno, per soddisfare la propria curiosità». 

PROTEZIONI

Basti pensare, ad esempio, ai gattini che attraversano la fase di esplorazione orale, attratti non solo dalle foglie, che possono contenere sostanze tossiche, ma anche dalla terra, dalle palline d’argilla, dai grandi vasi (che scambiano per lettiere), e dagli insetti che gravitano attorno ai fiori, da cui rischiano di essere punti. «Oltre alla scelta accurata di piante non tossiche – osserva la dottoressa Giussani – un accorgimento importante è quello di proteggere le piante con una rete, in modo che l’accesso alle foglie e alla terra sia più difficile. I vasi più piccoli e leggeri possono essere appesi in alto, optando per la verticalità, affinché risultino irraggiungibili, senza dimenticare di scegliere con cura le piante: non devono perdere foglie o avere una fioritura troppo ricca, perché richiamerebbero molti insetti».
L’erba gatta è il tipo di pianta pet friendly più conosciuta in assoluto, ma è bene sapere che per i cani si possono acquistare speciali zolle di terra (spesse circa 5 cm, ricoperte di erba naturale) su cui farli giocare.

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