Pesaro, latte adulterato: 60 giorni di tempo per scoprire i segreti di computer e telefonini. I legali degli indagati pronti a chiedere il dissequestro

Affidato l’incarico al consulente della procura

Indagini dei Nas per conto della Procura di Pesaro
Indagini dei Nas per conto della Procura di Pesaro
di Luigi Benelli
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Venerdì 10 Maggio 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 12:17

PESARO Telefonini e computer sotto la lente di ingrandimento, passati al setaccio dal tecnico. Ieri mattina, al tribunale di Pesaro, davanti al pubblico ministero, l’affidamento dell’incarico al consulente della procura, per effettuare la copia dei dati contenuti nei cellulari, nei personal computer e negli altri dispositivi tecnologici che sono stati sequestrati ai 9 indagati, nell'inchiesta sul latte adulterato, che coinvolge lo stabilimento Fattorie Marchigiane di Colli Al Metauro, società controllata da TreValli Cooperlat. L’obiettivo che è stato affidato alla perizia è capire se all’interno ci possano essere delle tracce utili all’indagine circa eventuali messaggi, chat dialoghi o procedure che possano far luce sull’utilizzo di prodotti sofisticanti. 

A che punto siamo

Le indagini che sono state portate avanti insieme ai Nas e agli ispettori ministeriali sono a carico di tre società e nove persone accusate a vario titolo di frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive.

Nei prossimi giorni potrebbero essere fissati i primi interrogatori di garanzia. Intanto il perito Gianfranco Del Prete ha avuto mandato di eseguire una copia informatica forense dei dispositivi tecnologici degli indagati, per spostare i dati in un disco fisso non modificabile. Un esame irripetibile che potrà costituire elemento di prova. I legali (gli avvocati Paolo Biancofiore, Antonio Squillace, Cinzia Fenici) dei nove indagati, all'uscita dal tribunale, hanno riferito che entro un paio di settimane chiederanno il dissequestro dei cellulari dei propri assistiti.

Le sim sono già state restituite. I risultati della perizia dovrebbero arrivare in 60 giorni. Non è stata ancora fissato l’interrogatorio delle persone indagate.

L'inchiesta, condotta dalla Procura di Pesaro, è scattata dopo l'esposto di due ex dipendenti che aveva segnalato presunte anomalie nella lavorazione e conservazione dei prodotti. E propria una di loro ha consegnato spontaneamente il proprio cellulare alla procura. Intanto, resta sospesa l'attività dello stabilimento Fattorie Marchigiane, dopo la decisione presa dal consiglio d'amministrazione della società agricola, controllata da TreValli Cooperlat, per consentire le attività di verifica ed eventuale bonifica degli impianti di produzione e dell'intera struttura. Nel corso del cda si è anche dimesso da Presidente della società agricola Gianluigi Draghi.

Nel dettaglio

Nella perquisizione dello scorso 22 aprile i Nas e gli ispettori ministeriali avevano sequestrato nello stabilimento di Colli al Metauro circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, soda caustica e acqua ossigenata per un valore di 800 mila euro. Le prime analisi sui silos sequestrati avrebbero evidenziato una carica batterica oltre la norma. Così nei giorni scorsi il ministero della salute aveva comunicato il richiamo “per rischio chimico” di alcuni prodotti di Fattorie Marchigiane, in particolare tre lotti di mozzarelle per la pizza per sospetta carica batterica. TreValli Cooperlat ha ribadito la totale genuinità di tutti i prodotti provenienti dagli stabilimenti di Jesi e di Amandola, che non sono interessati dall’indagine né da alcun provvedimento.

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