Una poltrona per 4: ci si giocherà tutto, in palio c’è Pesaro

Una poltrona per 4: ci si giocherà tutto, in palio c’è Pesaro
Una poltrona per 4: ci si giocherà tutto, in palio c’è Pesaro
di Simonetta Marfoglia
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Domenica 12 Maggio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 16:25

PESARO La lista civica Il Faro ha chiuso il cerchio delle presentazioni ieri mattina, ultima tra le 15 che saranno in corsa per il Comune di Pesaro: 7 per il centrosinistra, 6 per il centrodestra e due civiche espressioni di altrettanti aspiranti primi cittadini. Tutte ammesse insieme ai 433 candidati tra volti conosciuti, ritorni, sorprese e una marea di nomi destinati a far soprattutto massa. Il segretario comunale ha certificato e ha ufficialmente posto il sigillo che dà lo sprint alla competizione. In palio questa volta c’è tanto, anzi tutto, e ne sono coralmente consapevoli: dal centrosinistra, che dovrà difendere l’ultimo capoluogo roccaforte, al centrodestra che tenta l’estremo assalto. O la va o la spacca con FdI & co. che approfitteranno in ogni modo del favorevole stellium nel firmamento politico con la destra al governo d’Italia e della Regione. 

 
E’ iniziato il post Ricci con il sindaco candidato in Europa in tutt’altre faccende affaccendato (oggi inaugurerà una sua sede elettorale ad Ancona), con progetti concentrati ormai fuori Pesaro, dalla città di cui è stato primo cittadino per 10 anni.

Il testimone dem è ora nelle mani di Andrea Biancani, che dei quattro candidati in corsa è l’unico che ha esperienza politica e amministrativa essendo consigliere regionale ed avendo già fatto l’assessore. 


I precedenti


Gli altri tre candidati sono “neofiti” (e ne fanno un punto di forza) anche se tre su due hanno una salda esperienza associativa. Marco Lanzi alla testa della coalizione del centrodestra viene dal sindacato di polizia Siulp e per rimarcare la novità si è appoggiato a due civiche, la sua “Pesaro Svolta” e quella dei giovani “Pesarò”. E poi ci sono gli outsider quelli che provano a sparigliare le carte o a far saltare il banco. L’avvocato Pia Perricci leader di “Vieni Oltre” ricorda quel ritornello di Bersani (Samuele), “nè con la destra, na nemmeno col Pci”, ed è l’unica candidata donna. L’albergatore Fabrizio Oliva è stato lo storico presidente dell’Apa, l’Associazione pesarese albergatori, e da tempo accarezzava l’idea di una civica. Alla fine ne è uscita “Spazi Liberi” che verrà presentata la prossima settimana. Intanto si deposita poi ci sarà tempo per spiegare chi come, cosa e perchè. Cinque anni fa, nel 2019, i candidati erano 6: con Matteo Ricci, che poi si è imposto al primo turno con il 57% e rotti delle preferenze, c’erano Francesca Frenquellucci per i 5 Stelle, ora assessore uscente e candidata nella coalizione di centrosinistra, l’attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia Nicola Baiocchi per il centrodestra e poi Nicola Giannelli (Fuoricentro), Claudio Nigosanti (Comunisti per Pesaro) e Francesco Scavolini (Servire Pesaro Insieme) che non sono riusciti nemmeno ad entrare in consiglio sparendo gradatamente dai radar salvo sporadici incontri pubblici. Anche 5 anni fa si erano presentate 15 liste ma con un numero di candidati leggermente inferiore, 420. Si vota l’8 e il 9 giugno prossimi. Sabato dalle 15 alle 23, e domenica dalle 7 alle 23. Lo scrutinio della votazione per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale inizierà il giorno successivo, lunedì 10, alle 14, mentre l’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 23 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 24 dalle 7 alle 15, con eventuale scrutinio subito dopo la chiusura delle operazioni di voto. Pesaro, Fano e Urbino sono i Comuni che possono andare al ballottaggio. In tutti nel Pesarese vanno al voto 38 Comuni su 50.

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