Movida nel mirino a Civitanova, i residenti esasperati: «Rissa a colpi di segnali stradali in centro un Far west, ora basta. Una ragazza ha perso un dente»

Movida nel mirino a Civitanova, i residenti esasperati
Movida nel mirino a Civitanova, i residenti esasperati
di Emanuele Pagnanini
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Giovedì 16 Maggio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:16

CIVITANOVA Rissa a colpi di segnali stradali, una ragazza medicata all’interno di un’ambulanza intervenuta sul posto, un’auto danneggiata e la solita notte in bianco per i residenti. È il bilancio della serata del martedì, anzi delle prime luci dell’alba di ieri mattina, quando coloro che abitano tra corso Garibaldi, via Mazzini, via Vela e vicolo Barboni sono stati svegliati da urla e colpi metallici. Dito puntato ancora contro il Donoma.

La ricostruzione

Il locale, quando è scoppiata la rissa, era chiuso, come tiene a sottolineare la proprietà, ma per i residenti la situazione non cambia. È l’assembramento fuori dal locale che crea disagio. Gli schiamazzi, secondo alcuni che fanno parte del comitato dei residenti, è iniziato già alle tre, quando era in corso la serata del “Martedì Kaye” del Donoma. Poi il caos che è scoppiato tra le 4.30 e le 5 del mattino. «Ho sentito distintamente le grida di una ragazza che urlava di essere stata colpita e di aver perso un dente – racconta uno dei residenti – mi sono affacciato e l’ho vista con il volto insanguinato. Più tardi altre grida, stavolta maschili. C’era chi aveva preso dei segnali stradali da un vicino cantiere edile e con i pali di sostegno dei cartelli menava colpi. La situazione è andata avanti per una mezzora, forse di più. Nel frattempo erano state chiamate le forze dell’ordine.

Fino alle 5.10 è andata avanti così, poi l’arrivo di carabinieri e polizia hanno fatto disperdere i gruppi dei giovani, una ventina in tutto, forse di più».

Violenza all'alba

Ma al sorgere del sole, c’è chi ha trovato la propria auto con gli specchietti retrovisori staccati. E il solito cumulo di rifiuti con tante bottiglie spaccate. «Ogni serata di apertura del locale, è un Far west – chiosa un altro residente – la stagione sta per chiudere ma faremo di tutto perché il prossimo autunno la situazione cambi. Pensiamo a manifestazioni con striscioni davanti a Comune e prefettura, a cui chiediamo di intervenire visti i numerosi esposti con centinaia di firme». Il principio che viene ribadito è che una discoteca non può stare in centro, tra le abitazioni. Daniele Maria Angelini, titolare del Donoma, da parte sua, precisa alcuni punti. In primis, il fatto che la discoteca fosse chiusa da un pezzo quando è scoppiata l’episodio incriminato. Parla di una lite di cui gli ha riferito la polizia scoppiata dopo le 5. Che tutto è avvenuto fuori dal locale, al cui interno vengono rispettate le norme in materia. Per quanto riguarda la ragazza sanguinante, è stata medicata all’interno di un ambulanza chiamata proprio dalle forze dell’ordine e, riferisce Angelini, è stata ferita fuori dal locale.

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