«Non ti sto toccando» avrebbe detto al giovane. Il giorno successivo un altro episodio con un altro ragazzo, minorenne. Lo avrebbe preso per un braccio per portarlo dal preside per via di una nota disciplinare. Nel tragitto il giovane aveva cercato di divincolarsi, ma il prof, secondo l’accusa, gli avrebbe urlato contro e lo avrebbe schiaffeggiato mentre il giovane cercava di coprirsi, fino a portare di peso il minore in un angolo. A quel punto lo studente avrebbe colpito il prof con un pugno dandosi alla fuga. All’epoca intervenne la polizia e il prof rimediò 7 giorni di prognosi, fatto finito sulle cronache locali. Non è tutto perché per questi due episodi il docente è accusato anche di intralcio alla giustizia perché avrebbe promesso denaro agli alunni testimoni dei fatti se avessero reso dichiarazioni che lo avrebbero scagionato davanti all’autorità giudiziaria.
Testimonianza a pagamento
«Se testimoni in mio favore ti do 200 euro» avrebbe detto, fino a chiedere agli studenti in classe di scrivere una dichiarazione con la quale avrebbero dovuto smentire o ritrattare i fatti di quel giorno, altrimenti avrebbe minacciato denunce nei loro confronti e chiesto risarcimenti importanti. Il tutto aggravato dall’abuso dei poteri della sua posizione e con violazione dei doveri inerenti al pubblico servizio. Sarebbe arrivato anche a minacciare i suoi colleghi professori se non avessero ritirato quanto detto alle forze dell’ordine. Ultima contestazione il ritiro di un cellulare a uno studente, capo di imputazione per cui è stata chiesta l’archiviazione. Il docente era stato sospeso dal servizio e ora insegna in un altro istituto non a Pesaro. Il prof, difeso dall’avvocato Carlo Pierantonio Rovatti del foro di Modena ha risarcito il minorenne ed è pronto a cercare un accordo anche con il 19enne, costituitosi parte civile tramite l’avvocatessa Carolina Consiglio e Giulia Marchionni. Il legale del docente ha chiesto la messa alla prova alla Caritas per ottenere l’estinzione del reato.