Ascoli, palazzo di giustizia sotto sfratto. Gli avvocati in stato di agitazione. Il sindaco Fioravanti: «Il tribunale rimarrà dove è»

Fioravanti: «Ho già parlato con il sottosegretario Del Mastro»

Ascoli, palazzo di giustizia sotto sfratto
Ascoli, palazzo di giustizia sotto sfratto
di Luigi Miozzi
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Giovedì 14 Marzo 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 11:28

ASCOLI Il rischio che il tribunale di Ascoli debba trasferirsi altrove alla fine del 2026, crea preoccupazione tra gli avvocati del Piceno. Dopo la dura presa di posizione del consiglio provinciale dell’Ordine che aveva bollato come superficiale il comportamento processuale dell’Agenzia del Demanio e aveva chiesto rassicurazioni dalle istituzioni risposte certe sul destino degli uffici giudiziari, dal momento che il giudice dello stesso tribunale ha accolto la richiesta della Investire Sgr di restituzione dell’immobile, arriva adesso la proclamazione dello stato di agitazione da parte dell’avvocatura ascolana. 

La protesta

Lo ha deciso il consiglio provinciale nel corso della riunione dei giorni scorsi quando il presidente Paolo Travaglini e gli altri dieci membri del consiglio hanno dato il via libera alla protesta «stante il perdurare ingiustificato del silenzio delle istituzioni, sia locali che nazionali». Contestualmente è stato deciso di convocare una assemblea straordinaria degli iscritti per assumere le decisioni conseguenti. «Il tribunale rimarrà dov’è - rassicura il sindaco Marco Fioravanti -.

Nei giorni scorsi mi sono recato a Roma dove ho incontrato il sottosegretario alla giustizia Andrea Del Mastro e, insieme, abbiamo ottenuto rassicurazioni che il palazzo di giustizia verrà acquistato dall’Agenzia del demanio e pertanto non ci sarà nessuno sfratto».

L’assicurazione

L’annuncio della volontà del tribunale da parte dell’Agenzia del demanio era stato dato proprio ad Ascoli alcuni mesi addietro ed è ora confermata dal primo cittadino. «È in corso una trattativa che riguarda sette palazzi di giustizia dislocati su tutto il territorio nazionale e, tra questi, c’è anche quello di Ascoli - conferma Fioravanti -. Pertanto, è stata confermata la volontà del demanio di acquistare l’immobile che avverrà non appena le parti troveranno l’accordo». Nel frattempo, però, gli avvocati ascolani mostrano tutta la loro preoccupazione ploclamando lo stato di agitazione.

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