ASCOLI - Sono state depositate dalla Corte di giustizia tributaria di Ascoli 41 sentenze di accoglimento dei ricorsi di annullamento delle cartelle esattoriali della tassa di bonifica. Il giudice Aldo Manfredi nell'accogliere i ricorsi e cassare le cartelle esattoriali di bonifica ha espresso le sue motivazioni.
Le motivazioni
«La sussistenza di un concreto beneficio per i singoli fondi che legittimi l’imposizione della partecipazione del privato alle spese di Bonifica non può essere presunto e genericamente dedotto dall'intervento zonale ma è necessario indicare quali lavori incidano positivamente sul valore dell'immobile soggetto a contributo e siano stati effettuati a dimostrazione del rapporto causale tra intervento ed incremento di valore» scrive il giudice.
I benefici
Manfredi specifica anche che il perimetro di “contribuenza” non è stato adottato e comunque esso consiste non già con il comprensorio di attività del Consorzio di bonifica, ma individua l'area specifica che gode o godrà dei benefici delle opere realizzate o da realizzare e che sola potrà essere sottoposta a contribuzione proprio in forza del vantaggio ricevuto o ottenibile in concreto. Per la corte di giustizia tributaria quindi non ci sarebbe prova quindi che siano state realizzate opere che possano avere arrecato beneficio e vantaggio diretto ed immediato per l'immobile del contribuente. «Queste sentenze - afferma il comitato che batte contro il pagamento della tassa di bonifica - consolidano la linea della Corte di giustizia tributaria di Ascoli a favore di cittadini, agricoltori, terremotati contro l’improprio balzello del Consorzio Bonifica Marche».