Foto hard e violenze su una ragazzina: sei anni al bancario pedofilo di Ancona (che finisce in carcere)

Foto hard e violenze su una ragazzina: sei anni al bancario pedofilo (che finisce in carcere)
Foto hard e violenze su una ragazzina: sei anni al bancario pedofilo (che finisce in carcere)
di Federica Serfilippi
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Domenica 10 Marzo 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 08:34

ANCONA - Abusi su una minorenne e foto pedopornografiche: la condanna è definitiva, 55enne anconetano finisce in carcere. L’uomo, impiegato di banca, dovrà scontare 6 anni di reclusione, parte dei quali riconducibili alla condanna rifilata per due reati: violenza sessuale su minore e detenzione di materiale pedopornografico.

I fatti

Tale vicenda, per cui si è proceduto con il rito abbreviato arrivando fino alla Cassazione, è scaturita dall’inchiesta portata avanti dagli agenti della Squadra Mobile ed esplosa nella primavera del 2020, quando il bancario era stato arrestato.

A farlo finire in manette, la denuncia sporta dalla famiglia di una ragazzina, la quale aveva passato del tempo con il 55enne, essendo un volto familiare tra le mura domestiche. Erano state proprio le confidenze fatte dalla minore a una zia a mettere in moto le indagini della polizia.

Ascoltata in forma protetta in questura con vicino una psicologa, la ragazzina aveva descritto gli abusi subiti, delineando i contorni di un incubo cominciato proprio a causa della familiarità del 55enne, un uomo che frequentava spesso l’abitazione dei suoi genitori. In casa, quando non erano presenti il padre e la madre dell’adolescente, si sarebbero consumate le violenze contestate dalla procura. Non ci sarebbero mai stati rapporti sessuali completi. Per quanto riguarda l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, la procura contestava all’imputato il possesso in vari dispositivi informatici di centinaia di foto illecite. I file scabrosi ritraenti minori erano stati trovati nel corso della perquisizione domiciliare fatta scattare dopo la denuncia di violenza sporta dalla minore. Sotto sequestro erano finiti anche dei biglietti “auto accusatori”, dove – stando alle risultanze d’indagine – il 55enne appuntava i dettagli degli incontri avuti con la ragazzina. In quella circostanza, nei dispositivi elettronici erano stati trovati file che riproducevano torture nei confronti di animali anche di grossa taglia.

I precedenti

Come misura di sicurezza, il giudice ha disposto il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dai minori, il divieto di svolgere lavori che prevedano contatto abituale con i minori e l’obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla propria residenza e sugli eventuali spostamenti. A carico del 55enne ci sono altri straschi giudiziari: nel maggio 2021 un patteggiamento per il reato di detenzione di materiale pedopornografic e nel febbraio 2017 un patteggiamento per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate nei confronti dell’anziana madre.

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