San Benedetto, peculato: la dirigente Talamonti chiede il rito abbreviato. Il giudice decide tra 5 mesi se sottoporla a processo

La dirigente Talamonti chiede il rito abbreviato: il giudice decide tra 5 mesi se sottoporla a processo
La dirigente Talamonti chiede il rito abbreviato: il giudice decide tra 5 mesi se sottoporla a processo
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Mercoledì 1 Maggio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 10:50

SAN BENEDETTO Si tornerà a discutere del caso Picenambiente in tribunale il prossimo 19 settembre. Quanto stabilito nell’udienza preliminare svoltasi ieri presso il tribunale di Ascoli dove l’avvocato Nazario Agostini, difensore della dirigente comunale coinvolta nel procedimento, ha chiesto il rito abbreviato. Da qui la decisione del giudice per l’udienza preliminare di fissare la seduta del prossimo 19 settembre, in quella sede verrà stabilito se chiudere il procedimento o procedere con il rinvio a giudizio.

La vicenda vede al centro un’accusa di peculato nei confronti di una ex presidente di Picenambiente, procedimento di fronte al quale però il Comune ha deciso di non costituirsi parte civile rinviando tale scelta al momento in cui si terrà il processo davanti alla Corte dei conti per danno erariale al fine di chiedere eventualmente un risarcimento per le casse comunali nel caso in cui la dirigente venisse ritenuta colpevole.

Una questione che negli ultimi mesi è stata discussa anche sui banchi del consiglio comunale dopo il parere chiesto dall’amministrazione al legale Alessandro Lucchetti e di fronte alla scelta dell’amministrazione di preferire intervenire nel procedimento civile piuttosto che in quello penale nonostante la denuncia in Procura nei confronti della dirigente fosse partita proprio dal sindaco Spazzafumo.

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