Falconara, il bluff alla nonnina vale 400mila euro: «I miei figli sono molto malati, aiutami»

Falconara, il bluff alla nonnina vale 400mila euro: «I miei figli sono molto malati, aiutami»
Falconara, il bluff alla nonnina vale 400mila euro: «I miei figli sono molto malati, aiutami»
di Federica Serfilippi
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Sabato 4 Maggio 2024, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 15:11

FALCONARA Il contatto in chiesa, la fiducia incassata e poi la tessitura di una rete fraudolenta. Per la procura, l’inganno sarebbe valso circa 400mila euro, fatto di dazioni in contanti e accrediti sul bancomat. Addirittura un’anziana falconarese di 84 anni si sarebbe indebitata, vendendo l’appartamento dove viveva, pur di far fronte alle richieste di aiuto inoltrate da quella signora romena tanto gentile che aveva conosciuto in chiesa e che chiedeva aiuto per i figli malati.

Il finto funerale

Addirittura, avrebbe fatto credere all’anziana che due bimbi gemelli le erano morti: era disperata perché doveva far fronte alle spese per il funerale e le servivano soldi.

Per il pm Rosario Lionello, la messinscena sarebbe durata almeno 5 anni. Ieri, nei confronti della romena, 50enne residente nel capoluogo dorico, era tutto pronto per far partire il processo. Ma per un difetto procedurale è stato tutto rinviato: si deve passare dall’udienza preliminare. L’accusa a cui deve rispondere la romena è circonvenzione di incapace. L’anziana era, infatti, un soggetto debole e facilmente suggestionabile, tanto che il tribunale le ha affidato un amministratore di sostegno.

A lanciare l’allarme per i movimenti sospetti sul conto corrente, era stato l’ufficio postale a cui si rivolgeva l’85enne, assistita dall’avvocato Ennio Tomassoni. Di lì, l’avvio delle indagini dei carabinieri della Tenenza di Falconara e la denuncia della romena nel gennaio del 2022. In almeno 5 anni, questa l’accusa, avrebbe depredato il patrimonio dell’anziana, ex impiegata postale. Si sarebbe fatta impietosire dal racconto della romena che, tra l’altro, percepiva anche il Reddito di Cittadinanza. In particolare, la 50enne avrebbe raccontato storie strappalacrime (finte, per la procura) sul conto dei figli: ne aveva uno piccolo disabile, a cui servivano cure e medicine. Altri due, gemellini, erano morti all’estero per un ictus cerebrale, dunque la romena aveva bisogno di soldi per sopperire alle spese delle esequie. I racconti sembravano veri agli occhi della pensionata, anche perché la romena mostrava le foto-ricordo con i figli. Stando ai riscontri investigativi, in almeno 5 anni, l’anziana ha dato tutti i suoi soldi alla romena tanto da non riuscire più a far fronte al pagamento delle bollette e, talvolta, anche a quello di generi alimentari nonostante percepisse una pensione dignitosa. Per far fronte alle pretese della 50enne, la vittima sarebbe arrivata a vendere per 100mila euro la casa dove viveva, in pieno centro falconarese.

I regali

Con i soldi spillati alla vecchina, la 50enne (difesa Ekaterina Piazzolla) si sarebbe comprata di tutto: una Bmw X6, elettrodomestici vari, un drone da 2mila euro e gioielli. Il fatto che si presentasse assiduamente all’ufficio postale per confidare le sue difficoltà aveva allarmato il personale che si è rivolto ai carabinieri. A loro, la pensionata aveva mostrato perfino una foto incorniciata, ricevuta dalla romena, che aveva messo sul comodino; l’immagine ritraeva la straniera che stringeva tra le braccia i due piccoli gemelli, gli stessi di cui aveva poi millantato la tragica fine. È emerso che l’immagine era taroccata: i gemellini riprodotti nella foto erano in realtà un unico bambino duplicato con un trucco grafico.

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