Basket integrato a Pietralacroce
con i Giants dell’Adriatico

Basket integrato a Pietralacroce con i Giants dell’Adriatico
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Venerdì 18 Ottobre 2013, 17:33 - Ultimo aggiornamento: 17:34
ANCONA - Si svolta mercoled mattina, alla palestra comunale di Pietralacroce, la manifestazione di basket integrato tra i ragazzi disabili del gruppo Giants dell’Adriatico e i ragazzi disabili e normodotati delle scuole primarie e secondarie della provincia di Ancona.

Alla presenza della responsabile di educazione fisica dell'Ufficio scolastico regionale, la professoressa Michela Ionna, e dell'assessore comunale allo Sport Andrea Giudotti, ben 212 ragazzi hanno svolto con entusiasmo, coinvolgimento e piena collaborazione una serie di esercizi di basket con gruppi suddivisi tra fasce di età ma che hanno sempre visto cimentarsi assieme ragazzi disabili e normodotati. La soddisfazione di tutti i presenti, insegnanti e studenti delle scuole, istruttori, giocatori, dirigenti e presidente dell’Adriatico, hanno confermato la piena riuscita dell’evento. Alla fine delle attività sportive la prof Ionna e l'assessore Giudotti hanno consegnato a tutti i presenti un portachiavi dell'Adriatico Giants come ricordo.



Il gruppo sportivo Adriatico è nato nel 1959 all’oratorio della chiesa del Sacro Cuore con lo scopo di educare i ragazzi ai sani principi della disciplina sportiva quali la lealtà, il rispetto e lo spirito di gruppo, attraverso uno sport di squadra come la pallacanestro. In tutti questi anni il gruppo sportivo dorico ha continuato a perseguire gli stessi principi, sforzandosi di sviluppare la propria attività, rivolgendosi ai ragazzi di ogni fascia di età, dal mini basket alle squadre senior e operando sia nel settore maschile che in quello femminile.



Dal febbraio 2013 si è aggiunto al gruppo anche una squadra di ragazzi disabili, appunto i Giants, che svolge attività ludica e rieducativa di basket secondo il metodo inventato dall’ex coach di serie A Marco Calamai, recentemente nominato cavaliere dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il metodo Calamai, utilizzato in Italia da circa venti centri, consiste nella completa integrazione attraverso il gioco della pallacanestro tra giocatori disabili e giocatori normodotati.



Questo metodo prevede la rottura dei ghetti delle diverse forme di disabilità e mette in comunicazione, sullo stesso campo, atleti con disabilità psichica e psicofisica e atleti normodotati con la consapevolezza di far tutti parte di un’unica squadra. Istruttori che da anni utilizzano tale metodo insegnano a ragazzi il basket e la sua filosofia di sguardo verso l’alto.
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