Valentino Rossi gioca all'attacco
Ricorso contro la sanzione di Sepang

Valentino Rossi gioca all'attacco Ricorso contro la sanzione di Sepang
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Venerdì 30 Ottobre 2015, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 22:06
LOSANNA - L'impossibile diventa difficile, ma il mondiale MotoGp potrebbe teoricametne riaprirsi con l'annullamento della penalizzazione che costringerà Valentino Rossi a partire ultimo nella gara di Valencia, appuntamento conclusivo della stagione Motogp, in programma l'8 novembre. Non sarà uno dei suoi mitici sorpassi all'ultima curva di un Gran Premio ma sicuramente Valentino Rossi anche stavolta ci prova a superare l'ostacolo: il nove volte campione del mondo - è ufficiale - ha presentato appello al Tas (Tribunale arbitrale dello Sport) di Losanna per ottenere la riduzione o l'annullamento dei tre punti di penalità rimediati in Malesia dopo il contatto con Marc Marquez e che lo costringerebbero a partire ultimo a Valencia, Gp che chiuderà la stagione 2015 del motomondiale.



patrocinatori del pilota della Yamaha - spiega una nota firmata dall'avv. Massimiliano Maestretti di Lugano - hanno depositato appello al Tas contro la penalizzazione (si chiede l'annullamento o la riduzione da 3 a 1 punti, in modo da evitare di partire all'ultimo posto in griglia l'8 novembre). L'organo di giustizia sportiva ha fatto sapere che si esprimerà «non più tardi del 6 novembre», quando sono in programma le prime sessioni di prove libere sul circuito Ricardo Tormo, e comunque fino ad allora «non rilascerà ulteriori comunicati in merito».



Comunque andrà - la sanzione applicata dalle Direzione Gara nel Gp della Malesia è al momento sospesa fino alla decisione del Tas - il finale di stagione della MotoGp è destinato a chiudersi con polemiche e discussioni a go-go, con tutti i protagonisti della vicenda di Sepang tirati per il collo e destinati a restare altri nove giorni sul 'ring' della contesa.



«Sono due personaggi molto particolari. Valentino ha fatto un fallo sicuramente spropositato, Marquez ha fatto di tutto per farglielo fare - ha oggi sintetizzato Paolo Campinoti, patron del team Pramac - Valentino ha trovato probabilmente un altro Valentino, non un Gibernau o un Biaggi che hanno chinato la testa». Il 'dottorè è tornato nel 'buen retirò al suo Ranch, il «Motor Vr 46», dove in questi giorni c'è stato il classico via-vai di amici e di persone da sempre legate al campione.



Il nervosismo del dopo gara di Sepang sembra ormai alle spalle, il ritorno a casa gli ha fatto recuperare energie e voglia, e il tweet del campionissimo dell'altro giorno («Lavoro per Valencia») è servito, oltre a rassicurare tutti i tifosi sulla sua presenza sulla pista spagnola e a ringraziare per il sostegno ricevuto, anche per tirare una riga su quanto accaduto, per tornare alla normalità e guardare avanti con fiducia. Sul circuito valenciano d'altronde il 'Dottorè ha vinto due volte (nel 2003 e 2004) ma, allo stesso tempo, ha anche conosciuto la sua sconfitta più amara: nel 2006 gli bastava un piazzamento per vincere l'ennesimo titolo iridato a spese dell'avversario di turno, Nicky Hayden, ma una caduta nei primi giri gli costò caro: gara e titolo.



Valentino ha sempre parlato di un «conto aperto che si può saldare solo in un modo: vincendo il titolo sulla pista dove lo avevo perso». I ricordi portano però anche belle notizie: come nel 2005, al suo secondo anno di Yamaha, quando Valentino partì in griglia come 15esimo ma al traguardo chiuse 3/o. Tre anni più tardi, è il 2008, sulla stesa posta parte 10/o e arriva 3/o.
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