«Micciola e Ripa restano con noi». I tifosi dell’Ancona chiedevano l'allontanamento di ds e supervisore. Il presidente Tiong a sorpresa fa muro

«Micciola e Ripa restano con noi». I tifosi dell’Ancona chiedevano l'allontanamento di ds e supervisore. Il presidente Tiong a sorpresa fa muro
«Micciola e Ripa restano con noi». I tifosi dell’Ancona chiedevano l'allontanamento di ds e supervisore. Il presidente Tiong a sorpresa fa muro
di Peppe Gallozzi
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Martedì 6 Febbraio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:53

ANCONA «Solo con il contributo di tutti ci tireremo fuori da questa situazione. Roberto Ripa e Francesco Micciola compresi - con cui mi confronterò privatamente - perchè in questo momento non servono rivoluzioni». Le parole, diffuse ieri attraverso un comunicato, sono del presidente dell’Ancona Tony Tiong e fanno muro alla richiesta di sabato scorso da parte degli ultras biancorossi della Curva Nord. 


La richiesta della curva

La parte più calda della tifoseria, infatti, con una nota su Facebook e uno striscione inequivocabile affisso all’esterno del Del Conero, aveva chiesto l’allontanamento del supervisore dell’area tecnica e del direttore sportivo in relazione al loro operato (culminato nella deficitaria posizione di classifica della squadra, ora, in zona playout): «Purtroppo questa stagione non è mai decollata come speravo ma abbiamo una categoria da difendere e ora più che mai abbiamo bisogno di tutti per venirne fuori.

Uniti. Accolgo il comunicato dei nostri tifosi ma sono convinto che solo con il contributo di tutti ci tireremo fuori da questa situazione. Al termine della stagione, come promesso, tirerò le dovute conclusioni. Ora come ora, serve sostegno e quadrato intorno alla squadra».

Una scelta strana

Una scelta molto strana quello del patron. Per vari motivi. Non si fa riferimento, ad esempio, al finale del mercato invernale dove lo stesso Tiong aveva ordinato due rinforzi di peso (un attaccante, identificato in Alex Rolfini, e un centrocampista) che non sono arrivati. Inoltre, non si accoglie la richiesta della curva giustificando, implicitamente, una “riparazione” andata in netta controtendenza con il diktat societario. Perchè? C’è solo volontà di calmare le acque, magari posticipando il discorso a giugno, oppure c’è un’ammissione di colpe dello stesso presidente, sotto il piano tecnico, che più avanti verrà fuori? Gli elementi che appaiono lampanti sono due: la volontà di riconfermare il tandem è stata assunta direttamente da Tony Tiong; il muro alzato, qualora non dovessero arrivare i risultati che tutti auspicano, potrebbe rivelarsi un boomerang. Su questo i social sono infuocati con i pareri dei sostenitori che si susseguono. C’è chi invoca unione nel momento più delicato del campionato in corso e chi, a malincuore, non nasconde la propria preoccupazione per una decisione non presa ma procrastinata. La conclusione è dedicata al tema centro sportivo, per il quale si attende a metà febbraio la firma dell’atto notarile (una sigla quantomai fondamentale, visto il clima particolare), e il silenzio stampa che sarà osservato solo dai calciatori da oggi in vista degli scontri diretti per la salvezza contro Olbia e Vis Pesaro. «Voglio ribadire la serietà e la solidità del club e di conseguenza la bontà del progetto. Che proseguirà per raggiungere i programmi, come la realizzazione del Centro sportivo: sono in contatto con il Sindaco Daniele Silvetti, lo informerò della mia prossima visita in Italia e vi comunicherò quando la data sarà fissata. Per la squadra rilascerà dichiarazioni solo mister Gianluca Colavitto».

Chi spiega il mercato?

Lasciare tranquilli i giocatori, tutto sommato, può essere considerata una mossa comprensibile dato il contesto. Resta però un quesito al quale non è stata data risposta: chi spiega alla piazza quanto avvenuto nel mercato di gennaio dove tutti i buoni propositi di rafforzamento, almeno sulla carta, sono stati disattesi? Ripa o Micciola? Visto che entrambi sono stati riconfermati e non risultano in silenzio stampa potrebbero farlo loro. Magari. 

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