Sepang, Lorenzo il più veloce nelle libere
poi le Honda e Iannone, Rossi è solo 8°

Sepang, Lorenzo il più veloce nelle libere poi le Honda e Iannone, Rossi è solo 8°
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Venerdì 23 Ottobre 2015, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 20:24
SEPANG - Dalle parole roventi ai fatti. E la prima giornata di prove del Gran premio della Malesia ha dato ragione a Jorge Lorenzo. Nelle libere del pomeriggio il maiorchino ha stampato il miglior tempo (2'00«246), infliggendo oltre sei decimi a Valentino Rossi, quarto al mattino (2'00»915) ed ottavo nella FP2 (2'01«305). Dopo le polemiche innescate nella conferenza stampa del giovedì (con Marc Marquez accusato di aver spalleggiato Lorenzo in Australia, preferendo che il titolo MotoGp passi da lui al connazionale), Rossi in pista è stato rallentato da problemi di chattering. Lorenzo, nonostante gli 11 punti da recuperare al compagno di team in Yamaha a due gare dalla fine, è parso più in palla: »Pressioni? Nessuna, non ho nulla da perdere«. »Abbiamo tenuto un buon passo sia con il pneumatico usato che con quello nuovo. Dobbiamo migliorare alcuni dettagli, ma in generale ci siamo. Domani molto dipenderà dal meteo, ma credo che potremo abbassare ancora il tempo« ha detto al termine delle prove. Mediato dal sito di 'Marcà, lo spagnolo è però anche tornato sulle accuse di Rossi a Marquez. E non è stato meno duro e diretto.



»Sono rimasto sorpreso perchè Valentino è sempre stato molto attento alle parole. Ma questa volta, forse, ha sbagliato tattica. È chiaro che se fosse stato abbastanza veloce per vincere le ultime due gare non si preoccuperebbe di certe cose. A quanto pare non è così«. Insomma, il 9 volte campione del mondo starebbe attuando »una una strategia per cercare di influenzare gli altri piloti, in particolare Marquez e Iannone«, terzo e quarto in classifica generale. Dettata »dalla paura che la mancanza di velocità possa complicargli la corsa al Mondiale«. »La cosa strana è che avanza queste accuse quando, per buona parte della sua carriera, ha utilizzato la stessa strategia in gara - ha sostenuto ancora Lorenzo - Giocando con i rivali, da Gibernau a Biaggi, a Barros a Ukawa per poi batterli. Ed ora accusa Marquez di aver fatto lo stesso in Australia«. Ma questa volta »rischia di ottenere l'effetto opposto. Non penso che Marc abbia preso bene certe parole. Se le avessero ricolte a me, nono so come reagirei. Credo non molto bene«.



Per ora Marquez (terzo in entrambe le sessioni) preferisce l'arma della diplomazia. »Penso che bisogna capire, Rossi si sta giocando il Mondiale, è un momento delicato. Ma alla fine deve pensare a lottare con Lorenzo perchè è lui che deve battere in pista. Io non voglio entrare in questa guerra« ha detto a Sky. L'accusa di essersi comportato in modo antisportivo a Phillip Island la respinge in pieno: »Non può dirlo perchè io ho dato il 100%: in Australia ho vinto togliendo punti a Jorge, quindi non ho capito dove vuole arrivare«.



Infine una carezza, velata di delusione: »Io ho grande rispetto per Valentino e questo rispetto rimane, è il più grande motociclista della storia. Però quello che ha detto mi dispiace«. Nelle prove in ritardo le Ducati. Iannone e Dovizioso hanno chiuso rispettivamente al quarto ed all'ottavo posto, con il primo protagonista di una caduta all'inizio del secondo turno.
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