Fermana, mister Protti resta al suo posto: i canarini cercano punti-rimonta nella tana dell'Ancona (ore 20.45)

Fermana, mister Protti resta al suo posto: i canarini cercano punti-rimonta nella tana dell'Ancona
Fermana, mister Protti resta al suo posto: i canarini cercano punti-rimonta nella tana dell'Ancona
di Lorenzo Attorresi
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Martedì 5 Marzo 2024, 00:35 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 07:14

FERMO Stefano Protti ha superato la seconda tempesta nel giro di venti giorni. Il mister gialloblù naviga in mare aperto, o meglio in acque torbide, ma la sua zattera continua a resistere alle intemperie. Gelato dal pareggio a tempo scaduto incassato con l’Olbia nello scontro diretto di sabato pomeriggio, vedendo fallire la missione sorpasso, il tecnico di Santarcangelo ha visto il Recchioni crollargli addosso al minuto 95 e oltre. Sì, perché le dure contestazioni son proseguite fino all’allenamento della domenica, passando per la cena del sabato e pure per la colazione del giorno dopo. La tifoseria avrebbe voluto un segnale da Protti – le dimissioni -, ma ieri mattina dal summit societario Stefano è uscito paradossalmente vincitore. Protti continuerà ad essere l’allenatore della Fermana. 


Il salvagente 

Tante le motivazioni frullate per partorire una decisione condivisa. Metteteci dentro tutto. Conti economici da rispettare, l’impossibilità di reperire un allenatore credibile a poche ore da un derby delicatissimo – le strade Silva, allenatore della Primavera, con Mengo, mister dell’Under 17, non sono mai state prese in considerazione nemmeno nelle scorse settimane -, la coscienza che forse la stagione si può ancora rimediare, anche se vincere più o meno quattro delle ultime nove gare non sarà proprio missione facilissima per una squadra che ha alzato le braccia soltanto tre volte nelle prime ventinove. E’ aritmetica. Protti, dunque, si è salvato. Ma se l’è vista brutta soprattutto ripensando all’invito dei tifosi di farsi da parte. Si è sentito ferito, è stato tranquillizzato. Nel post Vis Pesaro, derby perso il 10 febbraio, il tecnico aveva tremato forse anche di più a causa delle fibrillazioni dello spogliatoio a seguito della bruttissima sconfitta.

Lì, però, Stefano aveva toppato tutto: approccio, formazioni, dichiarazioni. Sembrava esser stato abbandonato anche dai calciatori, che però nelle successive gare hanno risposto sul campo alle insinuazioni. Se i canarini non hanno giocato per il proprio allenatore, di sicuro hanno giocato per la maglia, anche se a fronte di buone prove sono mancati terribilmente i punti, solo 3 in quattro partite. Sconfitta nei minuti finali a Perugia per colpa di Seghetti, il maceratese che purga sempre le marchigiane – ma che palo Petrungaro! -, pareggio con la Spal al Recchioni – chance sprecata da Condello -, pareggio a Chiavari con l’Entella ricacciata indietro nei minuti di recupero e pareggio con l’Olbia, quando le sensazioni si sono ribaltate a causa del gol di La Rosa al 95’. 

Parola al ds 

Ieri pomeriggio Stefano Protti è rientrato in spogliatoio mettendo da parte la delusione, ha diretto la rifinitura e poi, comprensibilmente, ha lasciato i microfoni al ds Massimo Andreatini. Fosse per Protti, le conferenze stampa dovrebbero essere bandite da qui alla fine: lo comprendiamo perfettamente. Andreatini è stato piuttosto telegrafico parlando tramite l’ufficio stampa per club. «Affrontiamo una gara importante come lo sono tutte le alte – si è letto nella nota - I punti sono determinanti e lo sappiamo benissimo. Ad Ancona si tratta di derby e siamo consci di quello che vuol dire per tutto l'ambiente e per i nostri tifosi. Cercheremo di dare loro una grande soddisfazione gettando in campo tutto quello che abbiamo. Si affronteranno due squadre che hanno bisogno assolutamente di risultati. Viviamo situazioni delicate sia noi che loro, chi manterrà i nervi più saldi riuscirà a spuntarla».

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