Enrico Albertosi, l'ex portiere azzurro che giocò anche nell'Elpidiense: «Se prendo il Covid, muoio. Non esco di casa e ho paura, ma niente vaccino»

Enrico Albertosi, l'ex portiere azzurro: «Se prendo il Covid, muoio. Non esco di casa e ho paura, ma niente vaccino»
Enrico Albertosi, l'ex portiere azzurro: «Se prendo il Covid, muoio. Non esco di casa e ho paura, ma niente vaccino»
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Lunedì 29 Marzo 2021, 19:23 - Ultimo aggiornamento: 19:34

Covid, la denuncia dell'ex portiere della nazionale Enrico Albertosi che ha giocato anche nelle Marche, nell'Elpidiense e che a Sant'Elpidio a Mare ha diversi amici: «Ho 82 anni e delle condizioni di salute per cui se mi contagio, sono destinato a morire. Sono terrorizzato e non esco più di casa, ma ancora non mi vaccinano».

'Ricky' Albertosi, ex portiere tra le altre di Fiorentina, Cagliari e Milan, è tornato a vivere nella sua Toscana, una delle regioni più al centro delle polemiche per una gestione non proprio ottimale della campagna vaccinale. Lo dimostra chiaramente il suo caso: anziano e con delle gravi patologie, ma ancora in attesa della prima dose di vaccino. L'82enne ex calciatore aveva già scritto una lettera-denuncia a La Repubblica poco meno di due settimane fa, poi ieri sera è stato ospite, in collegamento, di Massimo Giletti a Non è l'Arena.

«Non mi hanno fatto ancora il vaccino, sono incazzato nero. Ho 82 anni, sono cardiopatico e ho un rene solo, ma sto ancora aspettando. Da un anno non esco di casa, ho molta paura perché con le patologie che ho, se prendo il virus muoio» - l'appello disperato di Enrico Albertosi - «Il mio medico riceve un flacone a settimana e può vaccinare sei persone.

Ha 150 pazienti dagli 80 anni in su, è partito da quelli che hanno 100 anni e sta andando a ritroso, ma di questo ritmo io non sarò vaccinato prima dell'estate. Devo solo aspettare, il mio medico non può fare niente se non arrivano i flaconi. Ma mia figlia e mio genero, che sono molto più giovani di me, sono già stati vaccinati».

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