Blackout coronavirus per lo sport delle Marche: giocano solo l'Ascoli e un po' di Serie D

Blackout coronavirus per lo sport delle Marche: gioacano solo l'Ascoli e un po' di Serie D
Blackout coronavirus per lo sport delle Marche: gioacano solo l'Ascoli e un po' di Serie D
di Luca Regini
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Mercoledì 26 Febbraio 2020, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 15:17

ANCONA - Non accenna a placarsi l’inquietudine del mondo dello sport per l’incertezza sullo svolgimento o meni delle partite e delle manifestazioni sportive in programma nel fine settimana. Come già anticipato ieri, si sta lentamente andando verso un’omologazione dei comportamenti nelle varie discipline, ma tutt’ora persistono elementi di incertezza, visto il conflitto tra Governo locale e centrale. Infatti, se molte situazioni a livello nazionale sono chiare, ce ne sono ancora diverse che fanno discutere ed è possibile che altre decisioni vengano modificate oggi, anche in base ad eventuali nuovi casi di Coronavirus.



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Calcio
In serie A e B si giocherà a porte chiuse solo nelle zone interessate, per il resto via libera a Pescara-Ascoli, ma non ad Ascoli-Chievo di martedì 3, che rientra nell’ordinanza Ceriscioli e (se si giocherà) sarà a porte chiuse. Scendendo di categoria la serie C è già sospesa, in serie D si giocherà sui campi abruzzesi (salvo nuovo ordine) ma non su quelli delle Marche. Tra i dilettanti tutto fermo, anche se il comunicato non c’è ancora: «L’ordinanza è arrivata dopo le 19 - ha detto il presidente Paolo Cellini - il comunicato lo faremo domattina (oggi per chi legge, ndr) anche se ho visto che il governo vuole opporsi. A noi non resterà che adeguarci, anche se ormai è troppo tardi, e gestire tutti questi cambiamenti e questi dietrofront potrebbe diventare impossibile. Partite a porte chiuse? Un’ipotesi che mi fa sorridere, qui parliamo di dilettanti, l’ipotesi non è pensabile, come sarebbe stato impensabile fermare solo la provincia di Pesaro». 
Basket
È di ieri lo stop ufficiale ai campionati nazionali dalla serie A alla B, rinviata anche la final eight della Coppa Italia di serie B, che era in programma a Ravenna dal 6 all’8 marzo e per la quale si è qualificata la Ristopro Fabriano. A livello locale il presidente regionale Davide Paolini è stato chiaro: «Ci adeguiamo all’ordinanza della Regione, a scuole chiuse non giochiamo neanche noi. Si tratta di 200 partite circa in totale per tutto il periodo interessato e potremo gestire in qualche modo l’emergenza recuperi, a meno che lo stop non dovesse essere prolungato. In quel caso potremo cambiare la formula di alcuni campionati».
Stop ai master
Nel weekend erano in programma ad Ancona i campionati italiani indoor di atletica leggera master, a cui avrebbero partecipato diverse centinaia di atleti provenienti da tutta Italia, doppiamente bloccati, prima dalla Fidal e poi dall’ordinanza Ceriscioli. Ingente qui il danno per molti atleti che avevano già prenotato gli alberghi, e ovviamente per gli alberghi e i ristoranti cittadini.
Volley
In questo caso nessun dubbio, la Fipav si era autosospesa già da lunedì, per tutta la settimana. Il ds della Lube Beppe Cormio ha specificato che la squadra si è adeguata immediatamente: «Anche i nostri allenamenti ora sono a porte chiuse - ha spiegato il dirigente dei neo campioni della Coppa Italia - seguiamo le disposizioni Fipav e intanto ci prepariamo a giocare il 4 marzo in Belgio per la Champions League».
Le Olimpiadi
All’orizzonte sportivo ormai ci sono anche le Olimpiadi di Tokyo 2020, in programma in Giappone tra meno di sei mesi, e a cui dovrebbero partecipare, anche da protagonisti, numerosi atleti marchigiani (Tamberi e Di Francisca in primis).

Le Olimpiadi non sarebbero a rischio per il Coronavirus: questo il messaggio che arriva da Giovanni Malagò, presidente del Coni e membro del Comitato Olimpico Internazionale. «Bisogna essere ottimisti, sarei un irresponsabile se dicessi una cosa diversa, Le Olimpiadi si faranno assolutamente, ogni giorno parliamo con il CIO e non c’è nessun elemento inverso. Vi do la mia parola d’onore».

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