Il patron dell’Ascoli, Pulcinelli: «Adesso bisogna avere fiducia. Patto coi tifosi, ma basta insulti e contestazioni»

Il patron dell’Ascoli, Pulcinelli: «Adesso bisogna avere fiducia. Patto coi tifosi, ma basta insulti e contestazioni»
di Mario Paci
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Giovedì 28 Dicembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:06

ASCOLI «Pronti a lasciare il nostro posto a chi è in grado! Stufi di essere pure contestati. Mi vergogno per voi». La giornata di Massimo Pulcinelli è iniziata ieri con un post al vetriolo (poi rimosso) contro la tifoseria dell’Ascoli citando l’articolo del Corriere Adriatico che riportava lo striscione di protesta contro la società esposto durante Ascoli-Cittadella. Da un po’ di settimane, complice una classifica deficitaria, i rapporti fra il patron bianconero e la tifoseria sono peggiorati fino a toccare l’acme con la contestazione fuori dallo stadio che ha investito anche la moglie del principale azionista bianconero.

La rabbia

Per Pulcinelli, il coinvolgimento dei familiari, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E allora basta Ascoli, basta mercato, basta tutto. Per fortuna, dopo un comprensibile momento di rabbia, si sono attivati gli sherpa e nel pomeriggio Pulcinelli ha scritto una lettera ai tifosi con toni più concilianti. «Sarò sincero e diretto, come mio solito: sono rimasto profondamente amareggiato dalle contestazioni ricevute durante la partita di ieri - scrive Pulcinelli Il periodo sportivo che stiamo attraversando non è semplice, è sotto gli occhi di tutti, ma in una famiglia si condividono gioie e dolori. E la famiglia bianconera, intesa nel suo insieme di Club, piazza, Tifosi, è tradizionalmente abituata alla sofferenza, dalla quale ha sempre trovato la forza e la capacità di sapersi rialzare per conquistare quello che le spetta». Pulcinelli ammette il difficile momento. «Se occupiamo la posizione di classifica attuale significa che ad oggi è quella che meritiamo, o meglio, quella che abbiamo dimostrato di meritare. Certamente ho commesso errori (chi non ne fa?), ma credo di aver sempre dimostrato di avere l’ambizione per rimediare. Ho sempre agito con l’intento di migliorare e sempre in buonafede. Detto ciò, sono convinto di non meritare tanta acredine e cattiveria rivolte ieri al sottoscritto e a mia moglie. Per reazione si possono dire frasi forti che neanche si pensano, vale per voi e vale per me. Il mio rapporto con la piazza e con il tifo organizzato è sempre stato schietto e basato sul rispetto reciproco, sia nei momenti belli che in quelli difficili. Ogni giorno lavoro, insieme ai miei collaboratori, per cercare di invertire la rotta dei risultati.» Che farà allora Pulcinelli? Comprerà giocatori a gennaio? Su questo punto il patron rassicura. «Io sono pronto a tirarmi fuori da questa situazione e ci sto già lavorando, ma credo che per farlo in maniera più efficace siano necessari l’apporto e la perseveranza di ciascuno di voi.

Io sono pronto alla battaglia, ma investire energie per contestare non credo agevoli la situazione, anzi. Quindi invito ognuno di voi ad avere fiducia nel nostro operato, fiducia nei confronti del nostro condottiero Castori, fiducia nei nostri ragazzi. Solo così abbiamo la possibilità di venirne fuori. Creare un clima ostile e negativo non fa che alimentare sconforto e malcontento». Abbiate fiducia, sapete quanto sia ambizioso, sono il primo che “rosica” ad essere in fondo alla classifica. Vorrei che facessimo un patto fra noi, con l’unico intento da qui a fine campionato di portare la squadra alla salvezza: ogni energia sarà indirizzata verso l’obiettivo comune, senza perdere tempo e voce in contestazioni che sono solo deleterie e spostano l’asse dall’obiettivo».

Gli ultras

In tarda serata anche gli Ultras hanno voluto esprimere la loro posizione, «Chiudiamo l'anno calcistico in una situazione deficitaria e con una classifica preoccupante. Nessuno che si definisca tifoso dell'Ascoli può sentirsi soddisfatto. Parlano i fatti. Non possono esserci applausi - scrivono - Non occorre essere luminari del calcio per capire che gli errori ci sono stati e sono gravi, come ribadito dal nostro striscione allo stadio. Nonostante tutto, il sostegno non manca, siamo numerosi a Pisa e oltre 7,500 in casa. Una prova di forza della nostra tifoseria che merita una società all'altezza e pretende un mercato di gennaio degno del nostro blasone. Ci aspettiamo acquisti immediati, non abbiamo altro tempo da perdere. Chi è fautore di questa situazione ha il dovere di rimediare e rimettere l'Ascoli in carreggiata. Non ci sono scuse o alibi. Le polemiche social e giornalistiche non ci sono mai piaciute, per questo ribadiamo che da oggi in poi rispetteremo solo chi avrà rispetto della nostra tifoseria. Comportamenti fuori luogo non saranno più tollerati».

Il bilancio

Intanto ieri sera è stato approvato il bilancio dell’Ascoli calcio che si è chiuso in leggera perdita ma che sarà ripianato dagli azionisti. Confermati finora, con regolare scadenza, tutti gli adempimenti fiscali, nel pagamento degli emolumenti ai calciatori e ai fornitori.

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