Sassoferrato inaugura la rassegna d'arte Premio Salvi, l'edizione 70 dedicata all'artista cagliese Mattiacci

Il curatore del premio Riccardo Tonti Bandini nel cortile del Palazzo degli Scalzi
Il curatore del premio Riccardo Tonti Bandini nel cortile del Palazzo degli Scalzi
di Veronique Angeletti
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Sabato 10 Aprile 2021, 05:55

SASSOFERRATO - Con un anno di ritardo, causa Covid, Sassoferrato inaugura oggi, 10 aprile, la LXX edizione della rassegna internazionale d’arte Premio Salvi. Un’edizione riformulata «che attinge all’attuale esperienza digitale – spiega il curatore Riccardo Tonti Bandini – e, con un nuovo sito, abbraccia il pubblico vicino e distante ma più di tutto si fa brand».

 
La rassegna non testimonia solo il lungo sodalizio tra Sassoferrato e l’arte contemporanea ma è uno dei rari eventi che ha sempre recepito le sfumature delle dinamiche culturali. «Quest’anno – entra nel merito il critico – acquista ancora più rilevanza perché è l’espressione fisica di una comunità di artisti che vuole andare verso il futuro che l’aspetta». E si incentra sul cagliese Eliseo Mattiacci.

«Gli abbiamo dedicato la 70esima edizione – commenta il curatore – perché ha scritto le pagine della storia dell’arte contemporanea e proprio in questa porzione di Appennino ha capito chi fosse e quello che doveva fare, ovvero l’artista». In mostra due sculture, la “Porta del Sole” e la “Porta della Luna”, una serie di disegni e la proiezione di “Un ascolto di vuoto” ambientato al Furlo. La rassegna ospita anche una collettiva di giovani artisti legati alle Marche: espongono Paola Angelini, Gabriele Arruzzo, Clarissa Baldassarri, Andrea Barzaghi, Simone Cametti, Fabrizio Cotognini, Giulia Crispiani, Luca De Angelis, Cleo Fariselli, Matteo Fato,  Alessandro Fogo, Corinna Gosmaro, Luisa Me, Davide Mancini Zanchi, Silvia Mariotti, Elena Mazzi, Davide Monaldi, Andrea Nacciarriti, Raffaela Naldi Rossano, Nazzarena Poli Maramotti, Caterina Silva, Marco Strappato, Alice Visentin.

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«La rassegna – insiste il curatore - è l’ideale testimonianza del parere profetico di Eliseo Mattiacci, convinto che nelle Marche ci siano molti artisti, in proporzione più che nelle grandi città, ma manca un luogo. Il che ci dà lo spunto per raccontare l’importanza del tessuto culturale di un territorio per progettare il futuro, per tutelarlo e valorizzarlo».


Nell’edizione 2021 trovano spazio virtualmente le opere vincitrici del premio Fiaf 2019/2020 di Face Photo News e del Premio internazionale di scultura Edgardo Mannucci 2020 di Arcevia. Organizzata dal Comune di Sassoferrato con il contributo della Regione e il patrocinio dell’Università di Urbino e della Fondazione Carifac, la manifestazione sarà caratterizzata da incontri online fino al 13 giugno. Inaugurazione oggi alle 16,30 in diretta streaming sul canale youtube Happennines soc. coop. Sedi espositive: Palazzo degli Scalzi e Palazzo della Pretura.

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